GdS - Sentenza Diarra, il concetto di mercato a rischio estinzione. Può servire nuovo regolamento
Cosa può succedere ora? La sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea che ha dato ragione al centrocampista Lassana Diarra nella sua causa contro la Lokomotiv Mosca può aprire nuovi, clamorosi scenari sul calciomercato. Quali possono essere le conseguenze più tangibili prova a dirlo la Gazzetta dello Sport: "La prima conseguenza che viene in mente è che i contratti dei calciatori avranno tutti validità annuale. Che senso avrebbe offrire accordi pluriennali se un calciatore può liberarsi dopo 12 mesi? Il concetto di giocatore svincolato, lista che negli ultimi anni si è rimpolpata costantemente, rischia di sparire, come conseguenza del punto precedente. I tesserati sono tutti 'svincolabili'".
Rischierebbero di sparire, si legge sulla Rosea, anche le valutazioni dei giocatori come le intendiamo oggi, "nel senso che il calciatore avrà un suo valore si, ma che non sarà riconosciuto alla squadra di appartenenza. Le società pagherebbero il professionista, ma non più il club a cui appartiene. Aspetto deflagrante questo, perché verrebbe a cadere una possibile fonte di introiti oggi fondamentale, soprattutto per le squadre più piccole. Che ne sarebbe dei diritti di formazione oggi riconosciuti ai club? Teoricamente potrebbe sparire il concetto stesso di calciomercato, restando solo aperte le trattative tra club e giocatori, con tutte le conseguenze economiche del caso".
Aumenterebbe inevitabilmente anche la potenza dei procuratori, anche se, con contratti solo annuali, anche il calciatore diventerebbe assai vulnerabile. Senza contare che la forma di un giocatore diventerebbe un fattore clamorosamente discriminante, senza parlare di eventuali infortuni che possono tenere fermo un calciatore anche per diversi mesi. Servirebbe quindi un regolamento totalmente rinnovato, magari con l'introduzione del modello NBA con l'introduzione del salary cap rigido e un mercato fatto solo attraverso scambi, ma andrebbe chiaramente adattato alla realtà del calcio europeo e mondiale.