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La Repubblica - Decreto crescita, la Serie A studia una norma per parificare stranieri e giovani del vivaio

di Redazione FcInterNews.it

La Repubblica pubblica oggi un focus sugli effetti del Decreto Crescita. "Più che attirare stelle dall’estero, ha finito per riempire persino le formazioni Primavera di stranieri senza qualità - si legge - In questa categoria, solo nell’ultimo anno, gli stranieri sono passati dal 28 a quasi il 32%. Un giovane su tre non è eleggibile per l’azzuro".

Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, racconta il suo punto di vista. "Abbiamo chiesto di intervenire su questa norma già dopo la vittoria dell’Europeo. Da due anni chiediamo di rispettare l’impegno preso dalla Serie A di togliere il Decreto per il calcio dopo un anno: questa disparità di trattamento fiscale tra stranieri e italiani è aberrante. C’è un emendamento che è in discussione da 18 mesi, a parole sono tutti d’accordo ma non è mai stato accolto in parlamento". Lo stesso Gravina è stato netto: "Il decreto per me è da abolire".

La Lega Serie A sta studiando due possibili interventi: l'introduzione di un’età minima per accedere agli sgravi, o un numero minimo di contratti alle spalle. In alternativa una soglia di partenza "alta a sufficienza per tagliare fuori i baby stranieri (500 mila euro)". La vera rivoluzione, anche questa allo studio, è "chiedere al governo un intervento che permetta di premiare, con un beneficio identico a quello del Decreto crescita, i contratti professionistici a giovani formati nei vivai".


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