MD - Superlega, proseguono i colloqui fra top club: così sarà il nuovo torneo internazionale
Fonte: Mundo Deportivo
L'edizione odierna del Mundo Deportivo riporta gli ultimi aggiornamenti relativi al disorso della Superlega. Le parole dell'ormai ex presidente del Barcellona Bartomeu (ha parlato della volontà del club blaugrana di perseguire il progetto di un nuovo format a livello europeo) hanno più che mai riacceso il dibattito in merito: la sinergia con diversi top club europei (su tutti il Real Madrid) e i buoni risultati, in termini di entrate, derivati da format più di stampo internazionale come l'ICC (International Champions Cup) rappresentano buoni punti di partenza a sostegno della necessità di un cambiamento. L'emergenza economica e finanziaria causata dal Covid, poi, non ha fatto altro che accelerare il discorso e la volontà delle squadre coinvolte di portare avanti il progetto.
Nel 2019 fu bocciata una bozza di progetto, con la Uefa a tutelare il format europeo vigente (Champions ed Europa League così come le conosciamo) e a sostegno degli incontri delle leghe nazionali. Dal 2024, tuttavia, non si è esclusa la possibilità di vedere riformato il sistema dei gironi, dagli 8 in vigore attualmente da 4 squadre a 4 gruppi da 8 club ciascuno, che garantirebbero più partite delle prima fase, 14, prima della tradizionale fase finale a elminazione diretta. Di riforme, dunque, se ne è parlato, ma ai top club non basta.
Il format che si starebbe portando avanti avrebbe in cantiere l'idea di un torneo da 18 squadre a scontrarsi con la formula del campionato tradizionale (34 incontri dunque per squadra), con una fase finale a decidersi con la formula dei Playoffs in un'unica sede. Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid sarebbero le spagnole in ballo, con addirittura sei club inglesi a farne parte (Liverpool, Manchester United, City, Chelsea, Arsenal e Tottenham); tre le italiane (Juventus, Milan e Inter) e due le tedesche (Bayern Monaco e Borussia Dortmund). Rimangono in ballo club come Ajax, Porto, Benfica, Roma e Napoli fra gli altri, società con un passato d'eccezione ma che, dal punto di vista prettamente economico, non garantirebbero entrate sufficienti come gli altri club sovracitati.
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