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Il cardiologo Carù: "Con Kanu, Moratti fu un grandissimo. Mi chiamò e si fece carico di tutto"

di Antonello Mastronardi

Ospite negli studi di Mediaset nella puntata di ieri sera di 'Tiki Taka - Il calcio è il nostro gioco', il noto cardiologo Bruno Carù ha rievocato alcune vicende di calciatori che hanno avuto, durante la loro carriera, problemi inerenti al cuore. Una delle più celebri riguarda senz'alto i colori nerazzurri, e quel Nwankwo Kanu che, arrivato all'Inter nel 1996 dall'Ajax, dovette restare ai box per oltre un anno dopo un delicato intervento cardiologico per il quale si spese in prima persona Massimo Moratti. Ecco, a questo riguardo, il racconto di Carù: "Moratti fu un grandissimo. Mi invitò nel suo studio in Galleria del Corso e mi chiese cosa si dovesse fare col ragazzo. Gli risposi che era necessario un intervento sulla valvola aortica, che non era in buone condizioni. Mi domandò allora quale fosse il posto migliore nel mondo per procedere a quell'intervento, e così mi disse di organizzare tutto per portarlo a Cleveland, Ohio. Io conoscevo chi lavorava lì e mi recai a Cleveland con lui: lì gli sistemarono la valvola. Oltre all'intervento e al viaggio, che Moratti pagò di tasca sua anche per me, il patron nerazzurro si fece carico anche della riabilitazione, che il ragazzo svolse in un centro californiano".


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