Il Comitato 'Referendum x San Siro': "Perché non realizzare un palazzo dello sport coperto?"
Fonte: Corriere della Sera Milano
I comitati per San Siro replicano al presidente dell'Ordine degli architetti, Federico Aldini, che si era schierato contro il vincolo per lo stadio di San Siro ritenendolo penalizzante per il futuro non solo dell'impianto, ma dell'intero quartiere. A replicare è Andrea Bonessa, portavoce del Comitato referendario x San Siro: "La posizione di Aldini è piena di contraddizioni. In primo luogo perché cita interventi di riqualificazione del quartiere inseriti nell'ambito del Mosaico San Siro come a rischio realizzazione mentre lo stesso assessore all'Urbanistica Giancarlo Tancredi aveva specificato che fossero piani assolutamente indipendenti dal progetto dei club. Nessuno dei progetti di piazzale Selinunte, per esempio, o della parte degradata del quartiere era legato allo sviluppo del piano di Inter e Milan. Inoltre i maggiori impatti ambientali non si hanno dalle costruzioni a cui non siamo contrari, ma dalle demolizioni di enormi strutture in cemento armato come il Meazza, mentre sul discorso dell'avere o meno le squadre di calcio in città, guarda caso nessuno si preoccupa mai che l'Olimpia Milano giochi ad Assago...".
Demolizioni di San Siro che potrebbero essere tuttavia necessarie, anche nel caso di un restyling conservativo, in seguito a un bando internazionale, come ipotizzato dal Comune, mantenendo primo e secondo anello vincolati, ma eliminando il terzo anello con la sua struttura attorno, dai "corni rossi" alle torri con le rampe: "Ciò sarebbe augurabile, per ridurre l'impatto del Meazza. Perché non si può realizzare lì un palazzetto dello sport coperto che manca in città e che appunto possa ospitare, per esempio, la pallacanestro?", aggiunge Bonessa.