Il deluso Milito alla rincorsa del Derby del cuore
Archiviata con un certo dispiacere l’esclusione dalla lista dei candidati al Pallone d’Oro, Diego Milito, nella giornata di ieri ha ripreso a lavorare alla Pinetina, facendo corsa e giocando a calcio-tennis, pronto e determinato nella rincorsa ad un posto in un’altra lista, quella dei convocati di Rafa Benitez, in vista della gara di Genova contro i rossoblù di Gasperini. Tornando alla cervellotica decisione degli esperti di France Football, non si riesce sinceramente a trovare il senno di tale decisione, non si capisce come mai gente come Asamoah Gyan, autore di 13 gol in Ligue 1 lo scorso anno (l’argentino 30 in una stagione, ndr), seppur protagonista di un buon Mondiale, sia in lista. Non si capisce come mai ci sia Dani Alves, escluso dalla finale di Madrid proprio da un gol di Milito a San Siro. I misteri del calcio che ritornano ciclicamente. Il popolo interista, nelle parole pacate di Massimo Moratti e in quelle più decise di Marco Materazzi, ha fatto sentire il suo dissenso, a sostegno di un uomo che ha regalato di fatto all’Inter il Triplete e a cui in tanti, la sera del 22 maggio, almeno a parole, avevano già conferito il premio di France Football, dopo i due gol al Bayern nella finale di Madrid.
In ogni caso Diego guarda avanti. Ieri ha fatto buone cose in allenamento e gli esami ai quali si è sottoposto hanno dato un esito molto positivo. La strada verso il ritorno in campo è in discesa, ma ad oggi, il Principe non è certo della sua presenza a Genova, venerdì prossimo. Benitez lo vorrebbe disponibile per la gara di Champions a White Hart Lane, ma Diego non vuole perdersi il suo ‘Derby del cuore’. Lo scorso anno un altro guaio muscolare gli fece saltare il suo ritorno da ex a Marassi, nella festa del gol nerazzurro ai rossoblù. Quegli stessi rossoblù che lo hanno sostenuto dopo l’ormai famosa mancata inclusione nella lista del Pallone d’Oro, titolando con un ‘Ingiustizia è fatta’, l’home page del sito ufficiale. Diego ci prova, vuole essere nella ‘sua’ Genova e farà di tutto per esserci, per ringraziare il suo ex pubblico e guidare alla riscossa l’Inter, terza in campionato e lontana quattro punti dalla vetta, dopo quattro anni di dominio sconfinato.
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