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Il grido di dolore del pres. AlbinoLeffe: "Le riforme nel calcio non ci sono e paghiamo le conseguenze"

di Christian Liotta

A tre settimane dall'inizio del campionato di Serie C, il presidente dell'AlbinoLeffe Gianfranco Andreoletti lancia un grido d'allarme per la situazione del calcio italiano: "La lunga e ancora aperta emergenza legata al Covid e la drammatica guerra in Ucraina, oltre agli effetti generati nell'economia europea. Ora anche la crisi politica che ha condotto alle dimissioni di un uomo capace di dare credibilità a una nazione con un debito pubblico enorme: queste situazioni influenzeranno pesantemente i mesi a venire e incideranno anche nel nostro calcio, in particolare in Lega Pro. Purtroppo chi governa il calcio italiano non ha ancora prodotto quelle modifiche atte a rilanciarlo e di ciò ne paghiamo le conseguenze. Per la seconda volta consecutiva, non abbiamo centrato la qualificazione ai campionati mondiali. Se non si investe sui giovani italiani, diventerà sempre più difficile ripartire. Bisogna essere consapevoli di ciò che comporterà un mancato intervento in questa direzione", le sue parole in una nota diffusa dal club seriano.


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