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Il portiere del Mazembe: "Coreani, fate come noi!"

di Guglielmo Cannavale
Fonte: Fifa.com

Kidiaba è uno dei giocatori-simbolo del Mazembe, finalista del Mondiale per Club. Oltre che per le parate, è diventato famoso anche per la sua esultanza. A Fifa.com, ripercorre la semifinale di ieri: "La vittoria non è stata merito di un singolo giocatore, ma della squadra, solida e preparata". Una vittoria per tutta l'Africa: "Siamo orgogliosi di rappresentare il continente africano. Ci piace pensare che tutto il Congo, come il resto del continente, sia con noi, così come era stato per il Ghana ai Mondiali. Questo è un grande anno per il calcio africano, anche se in generale per le squadre africane il Mondiale è stato un pò deludente. Ma il Ghana ci ha indicato la via. Ora siamo in finale e la coppa è vicina. Siamo fiduciosi di poter fare una partita che ci permetterà di mettere le mani sulla coppa".

Poi lancia un avvertimento all'Inter: "Quello che abbiamo fatto noi, lo può fare anche il Seongnam oggi. Abbiamo dimostrato che l'unica cosa che conta è quello che avviene sul campo di gioco. Gli altri fattori non c'entrano con il gioco. Se i coreani crederanno in loro stessi come abbiamo fatto noi, la partita non avrà certamente un esito scontato".

Kidiaba non nasconde i segreti del Mazembe: "Il nostro allenatore ha insistito su due cose, prima del match: il duro lavoro, senza il quale il talento è nulla, e la concentrazione totale, perché, senza questa, il duro lavoro è inutile. La nostra forza è lo spirito di squadra. E' come se noi fossimo pronti a morire per un nostro compagno sul campo". Alla fine fa alcune considerazioni sulla sua vita: "Il calcio è tutto quello che ho. E' nel mio sangue. Poi, non conosco un altro modo per guadagnarmi da vivere, quindi cerco sempre di fare del mio meglio". 


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