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Il primo allenatore di Asllani: "Kristjan all'Inter? Sarebbe bello. Merita di arrivare in alto, lavora con serietà"

di Stefano Bertocchi

"Mi affidarono la categoria Pulcini. Io conoscevo il padre di Kristjan, perché passo ogni giorno davanti alla loro casa. Gli proposi di farlo giocare con noi. Nelle prime settimane capimmo che era forte, però l'esordio in campionato fu pazzesco". Il racconto è di Cristiano Filippi, primo allenatore di Kristjan Asllani nei tempi in cui il centrocampista, ormai ad un passo dall'Inter, vestiva la maglia dell'Asd Butese: "Aveva la maglia numero 7, gli stava larghissima, perché lui era molto più basso degli altri. Fece un vero e proprio eurogol, mettendo a sedere tre avversari. L'Empoli, qualche tempo fa, ho postato il video sui suoi canali social", ricorda a La Gazzetta dello Sport.

A vent'anni potrebbe trasferirsi all'Inter: lo avrebbe mai detto?
"Sarebbe bello, anche se in paese non sappiamo nulla. La sua famiglia è molto riservata. Kristjan merita di arrivare in alto, perché lavora da sempre con grande serietà. Mentre i suoi coetanei, da ragazzini, si incontravano in piazza o nei bar, lui andava a letto presto per riposare. Certi dettagli sono fondamentali".

Che effetto le fa vedere Kristjan protagonista in Serie A?
"È un orgoglio incredibile. Quando vivi in un piccolo paese, uno così viene fuori ogni 50 anni: io ho avuto l'onore di allenarlo. Dopo il suo gol contro l'Inter, stavo quasi per piangere. E pensare che è soltanto all'inizio della sua carriera…".


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