Il Qatar (e l'Inter) visti da un interista: il viaggio di Luca
Fonte: Inter.it
Tre giorni a Doha, a stretto contatto con la realtà di un paese che si prepara ad ospitare un campionato mondiale e ovviamente con i nerazzurri, ospite del comitato per le infrastrutture e i servizi della Coppa del Mondo 2022 che si disputerà in Qatar. È l'esperienza vissuta da Luca Cipriani, presidente dell'Inter Club Milano Interista: "Sono partito con altri ragazzi francesi, diciamo in qualità di tifoso italiano e interista, per visitare le strutture sportive, la città e i luoghi di interesse turistico di un paese giovane che si sta preparando ad ospitare un evento mondiale".
Mancano sei anni ai Mondiali in Qatar, eppure l'impressione è che lo stato dei lavori sia molto avanzato: "Secondo me finiranno con due anni di anticipo. Gli 8 stadi saranno rinnovati o costruiti per l'occasione ma i lavori sono ben avviati. Sono stati fatti investimenti importanti anche dal punto di vista turistico e per la città stessa: Doha non ha mezzi pubblici, per questo motivo stanno costruendo tre linee della metropolitana ad esempio".
Allenamenti, conferenza e l'amichevole del Jassim Bin Hamad Stadium di Doha a chiudere un'esperienza a stretto contatto con i colori nerazzurri: "Ho visto un clima molto sereno, Mancini e la squadra hanno lavorato bene e anche in conferenza stampa e fuori dal campo si respirava una buona aria. Che dire dell'Inter sul campo? Siamo primi, l'allenatore conosce i giocatori e ha tante soluzioni. Ljajic playmaker un po' più arretrato con Kondogbia e Brozovic a centrocampo mi sembra abbia funzionato".
Grande partecipazione anche sugli spalti, da parte di Inter Club lontani solo geograficamente dall'Inter: "C'è una passione straordinaria in questi paesi, non solo in Qatar. Molti di loro hanno solo queste occasioni per vedere da vicino gli allenamenti, le partite, i giocatori. È giusto che questa area del mondo possa ospitare i Mondiali: il tifo che ho visto in questi giorni la dice lunga sul fatto che sia importante per il movimento del calcio italiano in generale, e per una squadra come l'Inter in particolare, organizzare questo tipo di eventi per raggiungere più persone anche lontane dall'Italia".