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Il retroscena di Okaka: "Una volta Spalletti voleva menarmi, per fortuna fui sorteggiato all'antidoping"

di Andrea Pontone

Intervistato da SportWeek - inserto della Gazzetta dello Sport - l'attaccante ex Roma ed attualmente in forza all'Udinese Stefano Okaka ha parlato del suo rapporto in giallorosso con Luciano Spalletti. "Una volta - si legge - voleva menarmi. Era stato lui a farmi esordire così giovane e da quel momento mi aspettavo di giocare sempre. Sai, a quell’età ti senti padrone del mondo... Contro l’Atalanta non mi mette in campo dall’inizio e io sono arrabbiato. Mi fa entrare quasi alla fine e non mi sbatto più di tanto. L'arbitro fischia, abbiamo perso, io scappo negli spogliatoi, Spalletti mi insegue: 'Vieni qua, vieni quaaaa...'. Per fortuna ero stato sorteggiato all'antidoping. Mi chiudo nello stanzino e sento che urla: 'Ti aspetto!'. Esco dopo due ore ma non mi salvo lo stesso: la mattina dopo, all’allenamento, scopro che mi ha multato".

Il giocatore svela in seguito un secondo retroscena: "Un'altra volta, a 18 anni, entro a Trigoria col macchinone, un'Audi R8. Spalletti mi vede e mi fa: 'La prossima volta che ti presenti con questa macchina, non giochi più'".

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