Il rimorso di Andersson: "Dovevo dire sì all'Inter"
Fonte: Aftonbladet
Nella sua carriera, una lunga militanza in Italia, iniziata a Bari dove disputò tre stagioni a buon livello con la maglia biancorossa, per poi passare, senza tuttavia incidere, da Venezia, Palermo, Chievo e Ancona. Nella storia italiana di Daniel Andersson, centrocampista svedese ora al Malmoe, c'è però un grandissimo rimpianto dal nome ben preciso: l'Inter. Sì, perché il giocatore poteva vestire la maglia nerazzurra nel 2001, l'anno dell'arrivo di Hector Cuper. Lo rivela lo stesso Andersson in un'intervista rilasciata in patria, spiegando perché l'affare non si concluse: "Avevo un accordo sulla parola con la Fiorentina, quando venne a cercarmi l'Inter. Mi diedero qualche giorno per riflettere, ma in testa avevo solo i viola, che avrebbero pagato 60 milioni di corone al Bari per prelevarmi".
Poi, l'inghippo: "Avevo già firmato tutto e preso anche casa a Firenze prima di andare in vacanza. Al mio ritorno, però, venni a sapere che due giorni prima del ritiro la Fiorentina si ritirò dall'affare, ed era ormai troppo tardi per dire sì all'Inter. Alla fine andai al Venezia, la squadra che pagò la cifra pattuita al Bari". Un rifiuto che negli anni si è trasformato per Andersson in un enorme rammarico: "Avrei dovuto dire sì all'Inter, ancora provo rimorso. In quel momento pensavo di avere fatto bene, ma ripensandoci ho capito di aver commesso un grande errore. Avessi giocato nell'Inter forse sarei entrato nel giro dei grandi club".
Si ringrazia Sia Fallahi di SempreInter.com per la collaborazione