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Il Sole 24 Ore - Con Thohir, nessuno al sicuro: ecco qual è la differenza tra lui e Massimo Moratti

di Christian Liotta

Analizzando le parole di Erick Thohir sulle figure di Walter Mazzarri e Frank De Boer, il quotidiano economico Il Sole 24 Ore nota una somiglianza con Massimo Moratti: "Spiegando che con Mazzarri non vuole parlare di progetti a lungo termine, Thohir ha dato un segnale chiaro che l'allenatore dell'Inter, quasi certamente, nella prossima stagione non sarà quello che è stato scelto da Moratti e Branca, ma quello che sceglierà lui con i nuovi consiglieri. E se sarà di nuovo Mazzarri lo sarà per decisione sua, non perché ce l'ha già in casa. Thohir qui sembra molto simile a Moratti: vuole decidere in prima persona, a partire dalla guida tecnica della squadra. Cosa che è sempre stata rimproverata a Moratti, che sfogliava gli allenatori come le margherite, confermandoli ufficialmente e licenziandoli la settimana dopo. Tenendoli sempre sulla corda, di fatto, con la sola eccezione di José Mourinho".

C'è però una differenza tra gli ultimi due presidenti nerazzurri: "Thohir non può avere lo stesso senso di riconoscenza nei confronti di chi si è trovato in società, perché un conto è aver assistito a un'epopea, un altro è averla vissuta e condivisa con le persone che ti trovi intorno. Con Thohir, al momento, nessuno è sicuro di restare nell'Inter del futuro. Nemmeno Javier Zanetti, del quale dice: 'Non posso parlare di un ruolo futuro fino a quando non lo incontrerò'. Il che non significa che Zanetti non resterà all'Inter, ma che prima di dirlo bisogna trovare un ruolo preciso da comunicare. Altrimenti è meglio stare zitti. Le fughe in avanti di Moratti sono un ricordo: basta ricordare le ripetute dichiarazioni su un futuro da dirigente nerazzurro per Roberto Baggio. Thohir qui si comporta in modo diverso", la chiosa del pezzo a firma di Mattia Losi.

 


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