.

Inchiesta Prisma, interrogato Dybala: l'argentino della Roma rischia una squalifica

di Christian Liotta

L'ex attaccante della Juventus Paulo Dybala, oggi alla Roma, è stato interrogato dalla Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta Prisma sui conti della Juventus. Lo riporta il quotidiano La Repubblica, secondo cui gli agenti delle fiamme gialle di Torino si sono recati appositamente a Roma per lui nella giornata di martedì: al centro del colloquio una richiesta di risarcimento da tre milioni di euro presentata ai bianconeri dall'avvocato dell'argentino nel maggio 2022, dopo il mancato rinnovo di contratto, che secondo chi indaga potrebbe avere un legame con la manovra stipendi della stagione 2020/21.Secondo i suoi legali, Dybala sarebbe stato illuso di ottenere il prolungamento e pertanto chiedeva un indennizzo. Alla fine della trattativa, conclusasi a settembre 2022 quando Paulo era già sotto contratto con la Roma, sarebbe arrivata dalla Juve una proposta di risarcimento per responsabilità precontrattuale, che il club ha poi inserito nel nuovo bilancio come fondo rischi.

A insospettire i pm sarebbe stata proprio l'entità dell'accordo: i tre milioni pattuiti sono infati molto vicini ai 3,783 milioni della manovra stipendi bis risalente alla stagione 2020/21 che i bianconeri e Dybala avevano concordato di spalmare sulla stagione successiva. Si tratterebbe, come nel caso della famigerata "carta Ronaldo", di intese raggiunte tramite scritture private e non trascritte su moduli federali. In base all’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva, che vieta anche ai calciatori di accordarsi per ricevere compensi violando le norme federali, la Joya potrebbe secondo il quotidiano incorrere in una squalifica quantificabile in non meno di un mese. 


Altre notizie