Inter-Cagliari: possesso palla alto, ma 9 tiri concessi nel secondo tempo. I sardi bestia nera a San Siro
Il giorno dopo Inter-Cagliari è quello delle riflessioni e delle analisi utili a capire i perchè di una sconfitta del genere. In questo senso, possono essere utili alcuni numeri, che riescono ad inquadrare bene quella che è stata la partita degli uomini di de Boer.
Alla vigilia, più volte si è ricordato il clamoroso 1-4 di due stagioni fa, quando l'Inter di Mazzarri fu umiliata dal Cagliari di Zeman: con la vittoria di ieri, i sardi sono imbattuti nelle ultime quattro partite a San Siro contro l'Inter in Serie A (2 vittorie e 2 pareggi), confermandosi una vera a propria bestia nera.
All'Inter di de Boer si criticavano i troppi gol presi, trovandosi spesso in situazioni di svantaggio. Ieri però Joao Mario aveva sbloccato il risultato, trovando il suo primo gol in Serie A e i suoi due primi tiri nello specchio da quando è arrivato: prima di ieri, l'Inter aveva sempre vinto in questo campionato quando si era trovata sopra nel punteggio. Col Cagliari ha invece subito prima il pareggio e poi la rimonta, perdendo, dopo la trasferta di Roma, per la seconda volta consecutiva in campionato, cosa che non accadeva dal maggio 2015.
L'Inter ha fatto una partita a due facce, dominando il gioco nella prima frazione e subendo l'aggressività ospite nel secondo tempo. Questo è dimostrato anche dalla statistica che riguarda le conclusioni verso la porta concesse agli avversari: nessuna nel primo tempo, ben 9 nel secondo, di cui 6 nello specchio della porta. Un'Inter che conferma il gioco sugli esterni e la tendenza al possesso palla, che ieri ha toccato il 66.1%, statistica seconda solo a quella di Inter-Palermo (68.3%).