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Inter-Lazio: Morganti assolto dalla Gazzetta, ma...

di Alessandro Cavasinni
Fonte: gazzetta.it

Ecco la moviola di gazzetta.it per il match Inter-Lazio arbitrato da Emidio Morganti.

"Morganti contestato da entrambe le squadre, ma sugli episodi decisivi è assolto per insufficienze di prove (soprattutto sulla punizione da cui nasce il pari dell’Inter). Al 24’ la prima scelta importante dell’arbitro che concede un rigore alla Lazio ed espelle Julio Cesar per aver negato una chiara occasione da gol. L’Inter ritiene eccessivo il secondo provvedimento, considerando più giusto il giallo per il recupero di Ranocchia. In realtà, regolamento alla mano, ha ragione l’arbitro: Zarate saltato il portiere (che lo affossa) avrebbe la porta spalancata. E non basta l’opposizione di un difensore, col pallone a metà strada tra i due giocatori, a cancellare la netta opportunità per Zarate. Semmai ci sono da fare due riflessioni: alcune volte le interpretazioni degli arbitri hanno alimentato confusione (il rosso non dato a Buffon contro il Cesena, ad esempio); forse questa norma andrebbe rivista. Pierluigi Collina si era detto favorevole a una depenalizzazione: in presenza di un rigore, basterebbe l’ammonizione quando il fallo non nega un gol certo (in quel caso il rosso resterebbe). Ma questa è un’altra storia: l’Ifab per ora ha rinviato la discussione sulla questione. La Lazio, invece, protesta per l’entrata di Biava su Eto’o poi trasformata in gol da Sneijder. In effetti si poteva anche non fischiare, considerando anche che Morganti è l’arbitro italiano che più dirige all’inglese. E’ vero, però, che aver concesso la punizione non è uno scandalo: un leggero contatto c’è. Nella ripresa, infine, inevitabile l’espulsione di Mauri: fallo di reazione su Nagatomo (colpito da dietro) a palla lontana".

Ciò che stupisce maggiormente è l'abitudine con cui ormai vengono interpretati i contatti in area. Nel caso specifico di Zarate-Julio Cesar, è vero che l'argentino anticipa il portiere, ma come spiegare il fatto che si sposti la palla verso destra (in direzione della porta) e poi vada dritto puntando il fondo del campo? Il movimento di Zarate, più che verso la palla, è decisamente verso il portiere, proprio per procurarsi sia rigore che espulsione. Se Julio Cesar non ci fosse stato, come avremmo giudicato un giocatore che controlla la palla verso un lato e poi va nella direzione opposta? Cieco o pazzo? E' evidente che qualcosa non quadra...


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Domenica 15 dicembre