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Inter-Liverpool, Moratti: "Nel 1965 ribaltammo tutto a S. Siro". Su Inzaghi: "Affascina perché gioca bene"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Prime Video

"La prima partita è stata a Liverpool, dove abbiamo perso 3-1. In un campo bellissimo, piccolo, con la gente scatenata che cantava benissimo ma contro l'Inter e l'Italia. Ci cantavano "Go back to Italy, go back to Mussolini", con dei cori organizzatissimi. La squadra era molto spaventata e abbiamo perso male 3-1. Le inglesi erano fortissime in casa loro, ma fuori casa erano leggermente macchinose. In casa siamo partiti forte e abbiamo vinto 3-0". Questo il ricordo a Prime Video di Massimo Moratti del famigerato doppio confronto tra Inter e Liverpool nella Coppa dei Campioni del 1965. L'intervista è di un giornalista particolare, Julio Cesar.

Ricordi gli ottavi del 2010 contro il Chelsea?
"Non era stata una partita facile, che si era messa anche un po' storta a un certo punto...".

E la partita al Camp Nou?
"In Coppa Campioni c'era l'abitudine, che io non rispettavo tanto, di vedere la partita vicino al presidente avversario. Con Laporta eravamo amici e la vidi di fianco a lui. Alla fine mi sono scusato per l'esultanza. Poi c'era un portiere che ha fatto una parata meravigliosa su Messi...".

E la finale?
"Soffrimmo molto meno. A Madrid fu una festa per noi che non scendevamo in campo, mentre al Camp nou fu una battaglia. Ci tenevo soprattutto per la gente: non puoi spingere senza arrivare alla cosa a cui tengono tutti. Una bella fortuna e un merito vostro".

L'Inter di Inzaghi?
"Affascina perché gioca bene. L'Inter di Conte dava l'idea di una squadra potente, questa è diversa. Avevamo paura fosse piùì debole, invece ha semplicemente un altro carattere: gioca bene e ottiene ottimi risultati".


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