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Inter-Milito: c'è l'accordo!

di Domenico Fabbricini
Fonte: 24oredisport.com

Nato a Bernal, il 12 giugno 1979, Diego Milito si appresta a firmare il contratto più importante della sua vita da calciatore. Dopo le esperienze con Racing Avellaneda, Real Saragozza e Genoa, “El Principe” vestirà la casacca nerazzurra per le prossime quattro stagioni. Da indiscrezioni, le società, i dirigenti di mercato e l’attaccante si sarebbero accordati tra l’8 e il 9 marzo. Il giocatore argentino, chiamato a Milano anche da “capitan” Zanetti, e grande amico di Esteban Cambiasso, firmerà un triennale con opzione per il quarto anno, da 3,5 milioni di euro netti a stagione, una cifra, che come evidenziato qualche giorno fa dal “patron” dei grifoni, sarebbe irraggiungibile per l’equilibrio dello spogliatoio e per i bilanci della società. Mancano ancora piccoli dettagli per conoscere l’entità dell’operazione, che potrebbe oscillare a seconda delle contropartite che l’Inter potrebbe offrire al Presidente rossoblù. Si aspetta la possibile qualificazione in Champions League, perchè giocatori quali Cruz (potrebbe rinnovare con Moratti per poi essere ceduto al Genoa in prestito), Jimenez o Suazo, potrebbero accettare l’avventura a Genova, cambiando alcuni dettagli sull’attuale contratto, se la squadra partecipasse alla prestigiosa competizione europea. Difficile il prestito o la comproprietà di Robert Acquafresca, perché Josè Mourinho stravede per il giovane attaccante.

Niente Eto’o, niente Drogba e per il momento nessuna intenzione di sborsare 50/60 milioni di euro per Sergio Aguero. Il secondo colpo nerazzurro, il primo è il ritorno del giovane nazionale under 21 attualmente a Cagliari, è l’ennesimo argentino della gestione “Morattiana”. Milito è un grande bomber, quell’attaccante dal gol facile che da anni manca al club nerazzurro. E’ un agiocatore in grado di fare reparto da solo e di poter dialogare con Ibrahimovic in ogni situazione. L’argentino è abile sottoporta, di testa, nel proporsi e nel creare spazi, nei quali lo svedese potrebbe far impazzire le difese avversarie. La forza, la classe e la tecnica di Ibrahimovic, assemblate alla rapidità e al fiuto del gol dell’argentino, potrebbero diventare un’arma letale.

Christian Recalcati


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