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Jacobelli: "Bilancio Inter, serve tempo. Ora i cinesi..."

di Fabrizio Romano

Dal proprio spazio su Quotidiano.net, il direttore Xavier Jacobelli ha illustrato la situazione legata agli azionisti cinesi per l'Inter: "Mentre Berlusconi cerca nuovi partner russi o arabi, Moratti accoglie i cinesi con tutti gli onori. La data ora è ufficiale: 29 ottobre 2012. Quel giorno, l'assemblea dei soci Inter dovrà approvare il bilancio 2011-2012 che registra una perdita di circa 80 milioni di euro. Poichè il deficit ha eroso oltre un terzo del capitale, lo stesso verrà abbattuto e ricostituito. Ancora una volta, come sistematicamente accade da 17 anni a questa parte, Massimo Moratti, azionista di riferimento, metterà mano al portafoglio e ricapitalizzerà. Un anno fa, il passivo dell'Inter oscillava attorno agli 87 milioni di euro.

E, se è vero che la riduzione del monte ingaggi operata in estate sfiora i 45 milioni di euro, è altrettanto vero che ci vorrà del tempo perchè le conseguenze della manovra ricadano positivamente sui conti nerazzurri. Il bilancio 2012-2013, infatti, non potrà non accusare i contraccolpi finanziari della mancata partecipazione alla Champions League. Ma l'appuntamento del 29 ottobre è destinato a passare alla storia dell'Inter perchè l'assemblea ratificherà l'ingresso in società dei nuovi partner cinesi: i signori Kamchi Li e Kenneth Huang. Assieme all'italiano Fabrizio Rindi, sono i rappresentanti del Gruppo che nell'agosto scorso ha sottoscritto l'accordo per l'acquisto del 15% del pacchetto azionario. L'operazione è legata a doppio filo al progetto del nuovo stadio che China Railway Construction Corporation intende costruire entro il 2017.

Con la speranza che i cinesi siano preparati all'impatto con l'elefantiaca burocrazia italiana (la Juve è stata costretto a impiegare 13 anni per realizzare il proprio impianto) e le nefandezze della Casta politica di ogni colore che del calcio e dei suoi problemi se n'è sempre infischiata. Lo dimostra il disegno di legge sugli stadi, da quattro anni e mezzo inutilmente in attesa dell' approvazione del Parlamento".


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