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Jacobelli: "Rafa aveva ragione, gli errori di Moratti..."

di Daniele Alfieri

Dalle pagine del portale on-line club.quotidiano.net, Xavier Jacobelli tramite il proprio blog 'Mister X' analizza quelli che sarebbero stati i passi falsi compiuti dall'Inter in questa stagione, ormai giunta ad uno sfortunato epilogo: "Dopo la Champions, la benzina è finita anche in campionato. Al trionfo milanista che amplifica il crollo nerazzurro, un'altra considerazione è di rigore. Riguarda i colpi di mercato firmati Berlusconi, cioè Galliani che affossano gli errori di Moratti, cioè di Branca".

Questi gli errori, secondo l'ex direttore del Corriere dello Sport, fatti dalla società nerazzurra in sede di mercato: "Moratti ha annunciato che la sua linea sul mercato sarebbe stata la stessa del Milan, tant'è vero che ha venduto Balotelli e, fra gli altri, ha preso Castellazzi, Biabiany e Obi, pur avendo la possibilità di ingaggiare Hernanes e Cavani. E non parliamo di Kuyt e Mascherano sennò a Benitez ritorna il mal di fegato".

Il presidente dell'Inter sarebbe colpevole anche di aver "lasciato andare Mourinho (ma da quando in qua, il tecnico che conquista la Coppa dei Campioni, la sera stessa del trionfo saluta tutti e schizza via impunito sull'auto del presidente della sua nuova squadra, senza manco festeggiare con i tifosi un trofeo inseguito per 45 anni?)".

Jacobelli prende dunque le difese dell'ex tecnico nerazzurro Rafa Benitez, "reo di avere detto la verità sulla rosa troppo vecchia, sugli acquisti necessari e mai realizzati, sul precampionato devastato dalla micidiale tournée nordamericana, vera culla della catena di infortuni abbattutasi sulla squadra. Ciononostante, Benitez ha vinto la Supercoppa italiana e il mondiale per club: due imprese che, alla luce delle batoste odierne, hanno del miracoloso. In gennaio, Pazzini (non utilizzabile in Champions League), Ranocchia, Nagatomo e Kharja sono stati la tardiva risposta alla spettacolare campagna di rafforzamento milanista. Intanto, l'Inter ha dovuto fare i conti con gli infortuni di Milito, il tracollo di Maicon (che voleva andare al Real e sarebbe stato un bene se ci fosse andato), i guai muscolari di Stankovic, il calo di Sneijder, gli svarioni europei di Julio Cesar, giù giù sino all'esclusione per scelta tecnica dello stesso Maicon e di Thiago Motta dalla trasferta di Parma. Fra i veterani, solo il trentasettenne Zanetti e il trentenne Eto'o non hanno mollato, mentre Cambiasso ha addirittura perso il posto a Gelsenkirchen. A quel punto - conclude il giornalista -, Leonardo non ci ha capito più nulla. Il disastro era inevitabile".


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