Jacobs, l'allenatore che lanciò Lukaku: "Ragazzo positivo, è in un club che crede in lui"
Oggi Romelu Lukaku è un attaccante di livello internazionale, ma i suoi primi passi risalgono a 10 anni fa quando esordì da professionista a 16 anni con la maglia dell'Anderlecht. All'epoca a credere in lui fu l'allenatore della squadra belga, Ariel Jacobs, che raggiunto da TMW parla dell'attuale Big Rom: "Non puoi mai dirlo però quando parli di Romelu parli della sua ambizione. La sua caratteristica è quella di voler far sempre meglio e lo sta facendo. Eppure al suo arrivo c'erano perplessità, ha ricevuto critiche quando ha lasciato lo United: non ha mai reagito con rabbia bensì con positività e voglia di far ricredere gli scettici".
Think positive, sembra il suo motto.
"E' un ragazzo positivo. Vede il mondo nel modo giusto, è un motivatore e vuol sempre fare meglio".
Le critiche non gli sono mancate, con lo United.
"Alcune critiche sono normali, alcune sono state anche oggettive vedendo delle gare giocate. Però adesso è in un club che crede in lui al 100%, adesso può realizzare il sogno di diventare campione anche fuori dal Belgio".
E' tra i migliori nove al mondo?
"Certo, dire a che punto sia è impossibile. E' difficile comparare le punte, è sempre complicato ma hanno una cosa in comune. Vengono criticati perché quando segnano dicono che dovrebbero prendere parte al gioco ma la cosa più difficile è segnare e dovrebbero giudicarlo in base a quello".
In Inghilterra criticavano il suo primo tocco...
"Non è Messi, ha qualità che lo devono portare a segnare. E segna. Quindi, che problema c'è?".