Jorginho grazia la Svizzera, pari amarissimo all'Olimpico
di Niccolò Anfosso
I TENTATIVI. Nella ripresa ci provano Insigne e Chiesa col destro a giro, la Svizzera è ben disposta al sacrificio arretrato nella copertura pressoché totale degli spazi, con una posizione maniacale davanti alla difesa e la ripartenza come colpo in canna, mentre all'Italia manca ludicità nel rischiare la giocata in avanti. Ma allo scadere l'episodio che può far svoltare: sbracciata di Garcia su Berardi, Taylor si reca al Var e assegna un generoso penalty che Jorginho calcia alto, alzando a 3 il bilancio dei fallimenti consecutivi dagli undici metri e diventando il secondo giocatore della storia della Nazionale a sbagliare tre rigori in azzurro dopo Altobelli nel 1986 contro Corea del Sud (1) e Malta (2). Eccoli di nuovo lì, i fantasmi, scesi al calar del sipario. Che sembrano non accontentarsi d'aver guastato la serata della capitale quando in pieno recupero gli azzurri rischiano davvero grosso per un'amnesia difensiva che manda a vuoto Donnarumma sulla pressione di Zakaria, ma Zeqiri viene anticipato in extremis facendo calare qualcosa di più di semplici brividi lungo la schiena di tutti.
ULTIMI 90'. La classifica vede adesso le due squadre appaiate a 15 punti: i ragazzi di Mancini (+11 nella differenza reti) si giocano tutto lunedì sera a Belfast contro l'Irlanda del Nord imbattuta in casa nel girone con 2 pareggi (entrambi per 0-0 con Svizzera e Bulgaria) e il successo d'oggi sulla Lituania. Serve una vittoria d'ampia misura a Belfast, la fredda capitale dai presagi nefasti, ricordando il ko per 2-1 che interruppe l'accesso dell'Italia ai Mondiali del 1958, visto l'appuntamento sulla carta molto più agevole che la truppa di Yakin (differenza reti +9) affronterà a Berna contro la Bulgaria, per ripudiare quei play off che riconducono la mente del popolo italiano a quel 13 novembre 2018, la Caporetto calcistica, a cui nessuno vorrebbe avvicinarsi nemmeno lontanamente.
Altre notizie
Giovedì 12 dicembre
Mercoledì 11 dicembre