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Julio Cesar: "Non ho vissuto il mio addio all'Inter come un'ingiustizia. Brazao? Ha qualcosa di speciale"

di Mattia Zangari

Lunga intervista concessa ai microfoni di Calciomercato.com da Julio Cesar, che comincia la chiacchierata dalla fine della sua esperienza all'Inter: "Non l’ho mai vissuto come un’ingiustizia il mio addio, anche se quando la vivi da calciatore le emozioni che ti investono ti fanno pensare a molte cose. La verità è che bisogna sempre guardare a una società come un’azienda e in quel momento l’Inter doveva pensare a quella che era la scelta migliore per il club. Per me è stata dura perché l’Inter mi ha fatto crescere, ma sono cose che bisogna accettare".

A distanza di qualche anno l’Inter potrebbe avere un altro portiere brasiliano, con un percorso simile al tuo, che prevede prima un prestito. Parliamo ovviamente di Brazao, lo conosci?
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Si, l’ho visto. È un ragazzo molto interessante, ha qualcosa di speciale. Deve essere per forza così quando l’Inter si interessa a un calciatore così giovane".

La tua era un’Inter formata da tantissimi leader, quella di Spalletti sembra una squadra a volte un po’ fragile sotto il profilo della personalità. Che idea ti sei fatto?
"Non posso giudicare un gruppo che non conosco e che vedo solo dall’esterno. Posso sicuramente dire che il nostro spogliatoio era pieno di gente con enorme carattere, dove tutti potevano esprimere le proprie idee. È stato il confronto costante tra tutte quelle personalità di spicco ci ha portato a vincere quello che abbiamo vinto".

Chi vincerà il prossimo derby?
"All’andata sono stato buon profeta, avevo detto a Francesco (Toldo) che avremmo vinto 1-0 ed effettivamente è andata proprio così. Spero di portare la stessa fortuna anche questa volta e dico 2-1 per l’Inter"

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