Jury Chechi: "Io come Zanetti, vi spiego. Conta che..."
Fonte: Sky
"Io ruppi il tendine d'Achille nel 1992, una settimana prima delle Olimpiadi di Barcellona. Mi cadde il mondo addosso". Lo ricorda Jury Chechi, il Signore degli anelli, come veniva chiamato il campione azzurro. "Ho visto le immagini in tv dell'infortunio di Zanetti e secondo me non ha rotto del tutto il tendine. Questo è importante in chiave tempi di recupero. L'aspetto fondamentale - dice Chechi - sarà però la forza di volontà nell'affrontare la riabilitazione, che può essere noiosa e fastidiosa specie nei primi giorni. Purtroppo il tendine non dà preavvisi, si rompe e basta. E' come un grande elastico che si stacca. Di quelli che ho subito, la rottura del tendine d'Achille è stato sicuramente l'infortunio più complesso. Ma io e Zanetti ci assomigliamo e sono sicuro che, proprio come feci io, lui tornerà a giocare. Dipenderà tutto dalla motivazione, dalla testa, perché ormai le tecniche chirurgiche sono ottime e il tendine viene riattaccato perfettamente".