Juventus-Inter nei ricordi di Sandro Mazzola
Fonte: Sportmediaset.it
Juventus-Inter si avvicina e Sportmediaset ha incaricato un pezzo storico del calcio italiano e di questa super sfida di raccontare i principali ricordi legati a essa. Sandro Mazzola, intervistato da Maurizio Mosca, ha così rivangato alcuni episodi che hanno segnato l'infinita rivalità tra bianconeri e nerazzurri a Torino:
"Il 26 aprile 1998 fu il giorno del famoso rigore non assegnato a Ronaldo per il fallaccio di Iuliano. Scoppiò una clamorosa polemica per l'intervento irregolare dello juventino. L'arbitro Ceccarini venne insultato in tutte le maniere. Sostanzialmente non ammise mai d'avere sbagliato". E Ronaldo: "Sono furente, è una vergogna. Mi sento derubato, non si può più star zitti".
"La feroce polemica tra Juve e Inter esplose nel 1961 quando Umberto Agnelli, allora presidente federale, ordinò la ripetizione di Juve - Inter per l'invasione di campo causata da una folla strabocchevole, con la gente che aveva riempito il tetto dello stadio. Cosa successe? Scoppiò il finimondo tanto che Angelo Moratti, per protesta e indignazione, mandò in campo la squadra Primavera. Chiaro che non poteva esserci partita. La Juve, infatti, vinse la partita 9-1 con 6 gol di Sivori e uno a testa di Mora, Nicolè e Riefolo. Fu quella l'ultima gara di Boniperti che chiuse la carriera con lo Scudetto. L'unica rete interista la segnai io su rigore, Sandro Mazzola".
"Cosa mi è rimasto di quella partita? Mi trovavo in mezzo al campo, vidi arrivare il gigante John Charles. Dalla paura allungai il pallone che finì in mezzo alle gambe del gallese. Al tempo il tunnel era un disonore così gli chiesi scusa ma John rispose: 'Quali scuse? Sei stato bravo, ormai siamo due calciatori. Altri tempi".
"Giocava con noi un certo Morosi che si incollò subito a Sivori. Era un mio carissimo amico. Quando ci imbattevamo mi diceva: 'visto, sto bloccando Sivori. Se vado avanti così mi fanno sindaco del mio paese' - ed io: 'Aspetta, aspetta' - Bè, Sivori segnò 6 reti. Quasi piangente, Morosi a quel punto poteva prendere 10 gol. Pensate, ancora oggi mi racconta quell'episodio".
"Il primo vero 'nemico' fu Benito Lorenzi, battezzato 'veleno' dalla madre che non ne poteva più del suo caratteraccio. Una volta, al terzo fallo subìto, Boniperti diede fuori da matto. Beh, Lorenzi tolse dalla bocca dell'arbitro il fischietto e lo diede allo juventino dicendogli: 'Allora arbitra tu'. Sempre Lorenzi contro Boniperti, a quei tempi gli spogliatoi di San Siro comunicavano. Si sentiva tutto. Lorenzi cominciò a a insultare Boniperti gridandogli maliziosamente: 'Stai zitto Marisa!' - e lo juventino replicò: "Taci fighetta, sapessi quante Marise mi sono fatto!'. L'episodio riempì una pagina intera del Corriere d'Informazione, quotidiano della sera di Milano".
"Nel '63, a Torino, Moratti si prese una bella rivincita battendo la Juve per 1-0: fu il primo Scudetto di Helenio Herrera e, naturalmente, di Angelo Moratti. Dovevamo andare a Torino a vincere. Il 'mago' aveva paura di qualche complotto. Eravamo in ritiro a Como, ci fece salire sul pullman senza dirci la destinazione. Helenio Herrera aveva paura che ci drogassero o ci dessero cibi avariati così ci portò a mangiare in un ristorante segreto di Greggio. A Torino vincemmo uno a zero e a fine gara a bordo campo fui intervistato da Emilio Fede, allora giornalista Rai".
"Chi ruppe una costola a Facchetti? Accadde in una feroce mischia. Giacinto venne subito fasciato e giocò così per due mesi, stoicamente. Oggi starebbe fermo un anno".
"Il 26 febbraio 2006, a San Siro, già in odore di Calciopoli, Mancini si infuriò quando a suo avviso Nedved si tuffò platealmente inventandosi un fallaccio. Una perfetta punizione di Del Piero portò la sfida sul 2-1 per la Juve".
"Nello scontro, valevole per il ritorno della Coppa Italia, ci fu a Torino l'esordio di Balotelli nell'Inter. Era il 18 aprile 2008. Segnò una doppietta e i nerazzurri vincero 3-2 qualificandosi. Apparvero i primi cori contro Balotelli. A fine partita, Massimo Moratti disse: 'Se l'avessi saputo, avrei ritirato la squadra'".