Kovacic in mixed: "Champions? Ora non possiamo..."
Fonte: Dall'inviato Francesco Fontana
Dopo la brutta sconfitta contro l'Udinese, Mateo Kovacic interviene in zona mista. Ecco le parole del centrocampista croato dell'Inter raccolte dall'inviato di FcInterNews.it:
Forse c'è un po' di imbarazzo dopo questa sconfitta? Guardando la classifica, con quelle dietro avete pareggiato o perso...
"Sì, una sconfitta brutta dopo un buon primo tempo con tante occasioni per arrivare sul 2 o 3 a zero. A testa calda si può dire tanto, ma dobbiamo dormire bene e domani si può parlare meglio".
Il problema sembrava essere Mazzarri, ma di fatto i problemi restano.
"In due settimane non si può cambiare tutto. Dobbiamo dare tempo a Mancini e alla squadra per abituarsi a lui, siamo in difficoltà ma lui ha già cambiato tanto. La squadra ha fatto bene per un'ora, poi siamo calati. Come mai? Non so, magari dopo un gol fatto la squadra diventa più forte. Noi ci siamo abbassati, non siamo riusciti a fare quello che volevamo".
Come si esce da questo problema?
"Lavorando duro, vincere le prossime gare... Ripetiamo le stesse cose ma è così, dobbiamo seguire il mister e fare le cose per bene".
Cosa vi siete detti negli spogliatoi?
"Mancini era tranquillo come sempre, siamo arrabbiati tutti ma è meglio parlare dopo".
Mancini sostiene che il problema è di mentalità, sei d'accordo?
"Sì, magari siamo calati anche fisicamente. Non riusciamo a fare una partita buona, ora è così. Dobbiamo alzare la testa e provare a vincere a Verona".
Questa situazione influisce sul rinnovo del contratto?
"La squadra si sta costruendo, l'Inter dopo il 2010 non è stata più l'Inter. Il nuovo presidente vuole cambiare ma in due mesi non si può. Diamo tempo alla squadra, siamo in difficoltà ma usciremo".
FcIN - Ma la strada per la Champions è più facile col campionato o con l'Europa League?
"In questo momento non siamo da Champions, dobbiamo parlare solo della prossima partita dove dobbiamo fare bene. La Champions è troppo lontana, l'Europa League non è poi facile da vincere, non giochiamo contro squadre scarse ma contro squadre vere che noi non siamo".