Kuz: "Milan, zero titoli! Kovacic top. Io qui per..."
All'Inter per vincere. Zdravko Kuzmanovic è pronto per giocare il derby, lui che in Europa League non è schierabile. Arrivato dallo Stoccarda, il centrocampista serbo vuole vincere la stracittadina: "Non ho mai battuto il Milan, anche se contro di loro ho fatto sempre buone partite - ricorda il Kuz dalle colonne di Tuttosport -. Non ho mai giocato un derby con due squadre della stessa città e non vedo l'ora di scendere in campo. L'ho sempre seguita in tv, sono curioso di vedere San Siro pieno. E' certamente il derby più spettacolare d'Italia".
Il Milan viene da un buon periodo di forma, coronato col successo in Champions League contro il Barcellona: "Sì, ma non è finita - spiega -. Mercoledì il Barcellona ha vissuto una serata storta, capita a tutti, anche a Messi che non è un robot. Al Camp Nou sarà certamente una gara diversa. Il Milan quest'anno vincerà zero titoli, noi invece siamo in corsa per Coppa Italia ed Europa League. Lo scudetto è una sfida tra Juventus e Napoli".
Si torna nuovamente ad analizzare il derby: "Loro hanno battuto il Barcellona, noi il Cluj, ma le coppe sono diverse dal campionato. Il derby si vince segnando un gol in più dell'avversario, e noi abbiamo Cassano che dà sempre la palla giusta, Palacio che può sempre segnare e Guarin che, con i due gol in coppa, ha aumentato la sua autostima. Il Milan ha un bell'attacco".
Balotelli tornerà da ex: "A me non interessa niente di lui, non lo conosco nemmeno. E' normale però che i tifosi dell'Inter siano incazzati con lui se ha deciso di tornare indossando la maglia del Milan". Zero razzismo però. "Sicuramente. Ho visto cosa è successo con Boateng a Busto Arsizio, sono cose che non devono accadere più".
A centrocampo è arrivato Mateo Kovacic: "Ha tanta forza, è giovane e ha un buon piede - dice Kuzmanovic -. Io arrivai in Italia a 19 anni e fu difficile perché nessuno parlava la lingua slava, lui invece è fortunato perché qui ci sono io, c'è Stankovic e anche Handanovic. Mi manca un titolo, e sono venuto qui all'Inter per vincere come il mio idolo Stankovic: giocare con lui contro il Chievo, anche se per pochi minuti, è stato il coronamento di un sogno che spero di rivivere anche in Nazionale".