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Kuz: "Moratti come un padre, all'Inter tante novità. Vidic top player, Deki mi ha sorpreso. Medel e M'Vila..."

di Redazione FcInterNews.it
Fonte: Sportske

Tra ritorno in nazionale e inizio della nuova stagione in nerazzurro per Zdravko Kuzmanovic c’è tanta carne al fuoco. Il centrocampista, rimasto in nerazzurro nonostante le voci di mercato che lo riguardavano, guarda con ottimismo al futuro e ne parla ai media connazionali: “Non ho nessun rimpianto per essere rimasto all’Inter. Se tu non parti come si può pensare, c’è sempre la possibilità che qualcosa cambi e io sono convinto di poter guadagnare il mio spazio. La stagione è lunga, si gioca su tre fronti e adesso tutti i segnali mi dicono che avrò la mia opportunità. In nazionale sto vivendo una situazione simile a quella del club. È come un nuovo inizio, la differenza è che con la Serbia c’è un nuovo Ct mentre all’Inter è rimasto Mazzarri. La squadra è cambiata molto, ha preso nuovi giocatori che hanno bisogno di tempo per entrare in condizione. Tutti ci siamo presi la responsabilità di riportare l’Inter ai vertici del calcio italiano, dove è giusto che stia”.

In casa nerazzurra il grande cambiamento è stato il passaggio di proprietà della società da Moratti a Thohir: “Sappiamo tutti quanto Massimo ami il club, vive per questo. Tutte le decisioni sono state prese con il cuore. Noi eravamo come una famiglia e lo consideravamo un padre. Oggi c’è Thohir, ha reperito capitali freschi e speriamo che possa creare un’atmosfera famigliare”. Con l’indonesiano, è arrivato un altro giocatore molto conosciuto in Serbia, Nemanja Vidic: “Top player e grande professionista. Lo conoscevo dai tempi della nazionale e sono convinto che abbia un innato senso della leadership. È un profilo caratteriale di cui l’Inter aveva bisogno dopo le partenze di Cambiasso e Zanetti. Vidic ha disputato una grande tournée negli Usa, ha conquistato subito i tifosi. Questo tipo di giocatori è sempre benvenuto e ci dà una grande spinta. Il suo esordio in A? L’arbitro ha male interpretato il suo applauso. Mancavano solo 30 secondi alla fine della partita, non c’era alcuna traccia di ironia né volontà di insultare in quel gesto. Cercando di difendere il pallone è finito a fondo campo spinto dal giocatore del Torino ed è terminato a terra. L’applauso salutava la decisione dell’arbitro di assegnare il fallo e Vidic è rimasto sorpreso quando ha visto il cartellino rosso. Mi spiace per il suo esordio ma spero che non riceva più di una giornata di squalifica (è andata esattamente così, ndr) e torni presto a comandare la difesa. Vidic ha imparato la prima lezione. Adesso non applaudirà più e tutto andrà per il meglio (scherza, ndr)”.

Kuzmanovic quest’anno avrà molta competizione nel ruolo: “Abbiamo acquistato Medel, che ha vestito la maglia del Cile ai Mondiali e il francese M’Vila. Penso che in Italia sia necessario avere molti centrocampisti in rosa, è un bene perché noi partecipiamo all’Europa League ed è importante avere una panchina lunga. Nessun giocatore potrà giocare ogni partita, ci sarà posto per tutti. Io lavorerò in silenzio. Il girone di coppa? C’è sempre il rischio di fare brute figure quando sei l’Inter”. Si passa poi a parlare di Zanetti, che ha lasciato il calcio giocato: “Lui è una leggenda del club, tutti siamo contenti che sia rimasto con il ruolo di vicepresidente. È sempre con la squadra, viaggia ovunque con noi. La sua presenza è molto importante per noi perché ha una grande personalità e sa trasmetterci energia”.

Un connazionale che ha lasciato l’Inter è invece Stankovic, allenatore in seconda all’Udinese: “Sono rimasto sorpreso della sua decisione, per lui è una grande opportunità e ha potuto scegliere subito un buon club. Stramaccioni lo conosce bene, gli auguro la miglior fortuna. Sarà interessante quando ci sfideremo, ma fa parte del calcio professionistico. Al di là della sorpresa iniziale, mi ha fatto piacere vederlo alle prese con il nuovo ruolo”. Infine, il pensiero di Kuzmanovic dice la sua sulla corsa scudetto: “Per me la Roma è davanti alla Juventus, il Milan si è rinforzato in modo considerevole l’ultimo giorno di mercato. Vedere Torres al Milan mi ha sorpreso come vedere Stankovic assistant coach all’Udinese. Lo spagnolo è un grande attaccante, i rossoneri hanno fatto un passo avanti maga noi semplicemente dobbiamo rimanere davanti a loro”.


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