.

L'ag. Letterio: "L'Inter prende 2-3 giocatori. Se Balo..."

di Fabrizio Romano

Il noto agente Pino Letterio, contattato da Goal.com, ha detto la sua sul mercato dell'Inter e sui tanti brasiliani cercati dai club italiani.

Le grandi squadre italiane sembrano quest’anno voler puntare tutte sul Sudamerica, e in particolare sul Brasile, per rinforzarsi nel mercato invernale. Come mai questa scelta?
“Il fatto che le squadre italiane attingano in maniera così consistente dal mercato sudamericano è una questione storica, che periodicamente si ripete. Fra i vari giocatori poi si punta sui brasiliani perché assicurano quasi sempre un tasso tecnico elevato, che spesso risulta determinante quanto si punta a vincere qualcosa. Gli ultimi successi di Inter e Milan parlano chiaro in questo senso”.

Dobbiamo quindi aspettarci un calciomercato invernale particolarmente scoppiettante?
“È una mia opinione, ma grossi colpi in realtà non me ne aspetto. Ci saranno degli innesti utili a completare la rosa. Il Milan cercherà il sostituto di Cassano. Drogba potrebbe essere il giocatore giusto per la sua esperienza e le sue caratteristiche, anche se Allegri finora non vuole che la squadra dia punti di riferimento in avanti. L’Inter in base alla classifica che avrà a dicembre, prenderà 2-3 elementi per puntellare il proprio organico, un po’ come fece nella scorsa stagione. La Juve cercherà di smantellare i giocatori in esubero e forse, solo dopo aver proceduto con queste cessioni, farà un colpo…”.

Ma fanno bene i nostri club a investire in Sudamerica? Cosa pensa dei nomi che si leggono in questi giorni sui giornali? Dedé, Rhodolfo, Oscar, Damião, Lucas, Casemiro…
“Mi pare che si tratti di giocatori all’altezza della Serie A. Il problema è però di tipo economico: bisognerà vedere quali cifre i club brasiliani chiederanno alle squadre italiane per privarsi dei loro gioielli. Spesso si tratta di costi elevati molto difficili da sostenere per le nostre squadre in un momento di crisi economica come questo. Bastano poche presenze da titolare nel club o nelle nazionali minori che il costo del cartellino dei giocatori brasiliani lievita a 20-25 milioni di euro. Perciò o si investe su nomi ancora non famosi o si è destinati a soccombere di fronte alla liquidità delle società inglesi, delle due big spagnole o di qualche club russo”.

Allora lei cosa consiglierebbe alle nostre grandi squadre?
“Io voglio andare controcorrente e consiglierei loro di stare in Europa, dove è possibile fare affari a costi sicuramente più accessibili. Dovendo fare un nome di un giovane suggerisco quello di Xherdan Shaqiri, svizzero di origini kosovare del Basilea. Classe 1991, è un trequartista offensivo molto duttile tatticamente, che può giocare sia al centro che sull’esterno. Nonostante sia molto giovane, ha una grande personalità e lo reputo già pronto per una big italiana”.

Ranieri e Moratti hanno detto detto oggi che riprenderebbero all’Inter Balotelli. Crede sia possibile un ritorno di SuperMario in nerazzurro? Fu commesso un errore grave quando venne fatto partire?
“Io ricordo Balotelli quando a 17 anni trascinò in pratica l’Inter allo Scudetto. È un fuoriclasse assoluto, che, come tutti i giovani, ha commesso le sue esagerazioni. Come in passato i nerazzurri fecero bene a cederlo, oggi farebbero un affare a riprenderlo. Quando Mourinho e Moratti nel 2010 decisero di lasciarlo partire per non turbare l’equilibrio dello spogliatoio, fecero secondo me la giusta scelta. Allo stesso modo ora che sta raggiungendo la sua maturazione, se l’Inter puntasse sul ritorno del ‘figliol prodigo’ non ci vedrei nulla di male, sarebbe un colpo importante. Dopotutto a scoprirlo furono Ausilio e Branca”.


Altre notizie