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L'agente di Fagioli fa chiarezza: "Nessuna mala gestione, siamo stati noi a dirgli di denunciare"

di Mattia Zangari

"Nessuna mala gestione, siamo stati noi a dirgli di denunciare". Ai microfoni de La Repubblica, Marco Giordano, procuratore di Nicolò Fagioli, il giocatore da cui tutto è nato con l’inchiesta dei pm di Torino per scommesse sui siti illegali, respinge al mittente ogni accusa, compresa quella del padre dello juventino che aveva accusato gli agenti di non aver tutelato al meglio il figlio.

"La Caa Stellar è l’agenzia più grande del mondo, ma il rapporto con i nostri assistiti è stretto, continuo e personale -  ha spiegato Giordano, figlio di Bruno, ex campione di Lazio e Napoli —. Nicolò è affetto da ludopatia, problema nato quando non eravamo noi gli agenti. Nonostante questo abbiamo deciso di non lasciarlo solo. Quindi altro che mala gestione, lo abbiamo aiutato in tutti i modi. E devo dire che si è comportato in maniera esemplare da quando ha firmato con noi". 


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