L'agente di Hakimi: "Se il Real lo cercherà, lo ascolteremo. Ma vogliamo dare fiducia al PSG"
"Achraf vuole essere felice in un progetto sportivo con un futuro, ha 24 anni ed è andato al PSG con grande entusiasmo, c'erano altre squadre su di lui e abbiamo scommesso sul PSG. Il progetto era quello di raggiungere istanze più importanti di Champions che non sono state raggiunte e il progetto è destabilizzante". Parla così il procuratore di Achraf Hakimi, ormai sempre più distaccato dal club transalpino. "Il direttore sportivo, Luis Campos, ha tutta la mia stima e tutta la mia fiducia per il prossimo progetto, crediamo che lo riabiliteranno - dice fiducioso l'agente - e da lì vedremo quale sarà il futuro di Achraf. Ha un contratto di tre anni e vogliamo che sia sereno" ha detto Alejandro Camaño ad AS.
Cosa può succedere?
"Non lo so, a un certo punto dovremo sederci con il PSG e riconsiderare la situazione, ma stiamo vedendo cosa fa la società... che al momento non ha un allenatore. Non è il clima per essere calmi. Quando il PSG avrà un allenatore e comunicherà qual è il progetto, vedremo. È uno dei migliori club del mondo. Aspettiamo che si stabilizzi e vediamo".
La stampa francese ha anche pubblicato che Achraf vuole tornare a Madrid...
"Achraf è lontano da Madrid da cinque anni, ma per i giocatori nostrani Madrid è sempre la loro casa, Madrid è da qualche parte nei loro cuori, si sono allenati lì fin da piccoli. Ma oggi dobbiamo essere innamorati del progetto che lo paga, ed è il PSG. Se il Madrid vuole Achraf, logicamente lo ascolteremo, se glielo chiedi vedrai che è un tifoso del Madrid, ma il nostro progetto ora è quello del PSG. Dal cuore può parlare di Madrid, ma i suoi colori ora sono quelli del PSG, che ha fatto un grande sforzo per lui e occupa il 100% della sua testa. Se il PSG è interessato al futuro o entrambe le parti vogliono cambiare il corso della situazione... beh, ci siederemo e ci lavoreremo. Facciamo parte della professione e dobbiamo accettare le sfide. A volte le cose vanno male e bisogna cambiare rotta, ma oggi sarebbe sbagliato pensare a Madrid. I grandi giocatori vedono sempre Madrid come un obiettivo, quanti giocatori vorrebbero andarci. Achraf l'ha vissuta, ha annusato quello spogliatoio, conosce a fondo il club, si è allenato con i suoi valori, quelli di cui parla il presidente. Ma vogliamo essere fedeli a chi si è sforzato di averlo".