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L'agronomo Castelli: "San Siro, ora non si può intervenire sul prato. Ma per Inter-Porto sarà a posto"

di Christian Liotta

Dopo le parole di sabato di Simone Inzaghi, c'è nuova preoccupazione intorno alle condizioni del prato di San Siro. Condivise anche dall'agronomo Giovanni Castelli, responsabile del terreno da ormai 32 anni, che in un'intervista al Corriere della Sera fa capire però che non c'è molto margine per un intervento immediato: "Il freddo incide, e ovviamente le tante partite. Nella seconda settimana di gennaio in sette giorni ci sono state quattro gare, due finite ai supplementari. A queste condizioni non c’è erba che tenga. Non ha il tempo di rigenerarsi. Utilizziamo tutte le diavolerie tecniche disponibili — aggiunge Castelli —. Il terreno è riscaldato dal basso e tenuto a 16 gradi 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Poi ci sono le lampade fotosintetizzanti, carrelli che illuminano il campo a 600 kilowatt, per far crescere più velocemente l’erba".

Comunque, assicura Castelli, le condizioni non pregiudicheranno l'andamento della gara di questa sera contro il Porto: "È vero che nella parte centrale la densità è ridotta, ma è un fatto puramente estetico. I valori strumentali sono all’interno delle linee guida UEFA. Da domenica senza le partite infrasettimanali potremo assecondare la crescita dell’erba. Poi sfrutteremo la pausa per le Nazionali per tirare il campo a lucido. Per stasera comunque sarà a posto. Nessuno scivola, nessuno si fa male. Magari non sarà bellissimo, ma ci si potrà giocar bene".


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