L'altalena dei giudizi: la verità sta nel mezzo
Dalle stelle alle stalle, da campioni a bidoni: quando nel calcio le opinioni cambiano in 5 minuti. E' un fenomeno diffuso che si manifesta ad ogni sonora sconfitta, ma anche in occasione delle grandi vittorie. Quando si vince, sono tutti dei fenomeni. Prendiamo la vittoria contro il Bayern: Leonardo è un mago, Eto'o è sempre decisivo, Sneijder avrebbe meritato il Pallone d'Oro. Dopo la sconfitta con il Milan o quella contro la Juve i giudizi sono cambiati: Leonardo non è un allenatore, Eto'o sbaglia gol facili, Sneijder è troppo nervoso.
La verità di solito sta sempre nel mezzo. Leonardo è un buon allenatore, più bravo come motivatore che come tattico. Ma oltre alle scelte sbagliate, può darsi che abbia avuto un black-out emotivo. Forse ci teneva troppo a battere il Milan, ma non è riuscito a trasmettere la sua voglia ai giocatori. Cori, insulti e striscioni: non è facile rimanere lucidi quando si ha uno stadio contro. Non è ancora un allenatore di livello mondiale, ma può diventarlo. Per ora, i limiti, soprattutto nelle partite importanti, si vedono. La squadra di quest'anno non è al livello di quella del triplete. E' capace di grandi partite, ma anche di giornate storte. Contro il Bayern è andata bene, anche perché i bavaresi sono spariti nella ripresa. Di sicuro non è inferiore al Milan e può fare ancora bene in questa stagione.