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L'aneddoto di De Canio: "Per Conte i giocatori che non giocano sono importanti: ecco cosa mi disse a Siena"

di Stefano Bertocchi

"Inizialmente l’Inter e la Juve erano le più accreditate al titolo per profondità della rosa, con il Napoli outsider". Ospite su SkySport, Luigi De Canio ricorda la sua griglia iniziale per la lotta scudetto soffermandosi poi sul bacio dato da Antonio Conte ad Achraf Hakimi dopo l’assist vincente contro il Cagliari: "È stato liberatorio per il momento difficile della gara che sembrava non potersi schiodare e soprattuto per il pensiero di un altro passo verso un obiettivo che si avvicina".

De Canio racconta anche un aneddoto sui primi passi di Conte da allenatore: "Quando era a Siena con me da collaboratore, parlando con lui gli facevo delle domande e un giorno mi disse una cosa che mi è rimasta impressa, ovvero l’importanza della Juve dei suoi tempi erano i giocatori che non giocavano con continuità. E aveva fatto anche il suo nome. Mi diceva che quando i giocatori che sono fuori si impegnano quanto e più dei titolari, allora creano tensione nei titolari che hanno quindi paura di perdere il posto. E quando i titolari non si impegnavano in allenamento, prima dell’allenatore erano proprio le riserve, lui compreso, a rimproverare i compagni per spronarli. Questa è la mentalità con cui è cresciuto e che trasmette ai giocatori".

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