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L'ex arbitro Pieri: "VAR rivoluzione che ha funzionato, basti pensare a Inter-Lazio. Ecco i margini di crescita"

di Antonello Mastronardi

Nell'ambito di 'La giostra del gol', trasmissione di Rai Italia, e poi a telefono con l'Ansa, l'ex arbitro Tiziano Pieri ha tracciato un bilancio di questi primi mesi di sperimentazione VAR. Ecco le sue parole: "Nessuno è perfetto, figuriamoci nel calcio, ma adesso c'è più giustizia in campo. L'esperimento ha di fatto eliminato le proteste in campo e sugli spalti, corretto diversi errori evidenti, evitandone altri e, dopo 188 partite (due sono da recuperare), gli errori gravi ed evidenti commessi dal Var per me sono stati appena sei. Ci sono stati poi interventi che hanno lasciato dubbi e perplessità (su tutti il contatto Skriniar-Perotti in Roma-Inter), ma in quel caso possiamo parare di episodi `grigi´, di interpretazioni e non di chiaro errore che è all'origine del protocollo per il quale si applica la Var, come da indicazione della Fifa. Si tratta di una rivoluzione che ha funzionato. Per l'arbitro l'intervento dall'esterno poteva suonare come una intromissione psicologica che ne poteva condizionare l'operato, ma così non è stato. Certo, essendo ancora in una fase sperimentale qualcosa talvolta non ha funzionato o per errori di protocollo o per chiari errori di valutazione della Var. Il protocollo è chiaro: la Var può agire solo su gol, rigori, fallo di gioco grave e scambio persone. Il lavoro di Rosetti è stato ottimo. La parte tecnica ha sempre funzionato, tranne che in due-tre occasioni, a differenza di quanto accaduto ad esempio in Bundesliga dove ci sono stati molti problemi, tanto che c'è addirittura chi ha ventilato una cancellazione dello strumento. Non dimentichiamo che siamo alla prima stagione e gli arbitri si sono adeguati e comportati benissimo. Basti vedere come Rocchi l'altra sera a San Siro è tornato sulle sue decisioni".

Infine, una parola sui presunti tempi morti causati dalla tecnologia, che per Pieri sono "un falso problema". L'ex arbitro infatti afferma: "Ci sono differenze minimali nel gioco effettivo tra quando non c'era il Var ad ora. Adesso tutte le reti sono 'certificate' e, se nella fase sperimentale si utilizza qualche minuto, qualora serva a chiarire una fase di gioco, ben venga. Suggerirei un percorso di maggiore professionalità anche per gli assistenti alla Var: oggi sono gli stessi arbitri che fischiano in campo. Loro durante la partita decidono in un secondo, ma questo non può applicarsi alla Var. L'arbitro è concettualmente un istintivo, ma questo decisionismo mal si scontra a mio parere con la Var che ha bisogno di meno decisionismo e di maggiore razionalità. Così facendo si migliorerebbe la professionalità degli arbitri e si allungherebbe la carriera dei fischietti addetti alla Var. Tagliavento, che a fine anno smette, potrebbe essere l'apripista di questa nuova figura 'ad hoc'".


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