L'Uefa avverte il PSG. Ma sui ricavi di San Siro...
Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, Gianni Infantino, segretario generale dell'Uefa e braccio destro di Platini, ha spiegato quelli che saranno i nuovi meccanismi con l'entrata in vigore del Fair Play Finanziario: "I club conoscono le regole, anche perché le hanno chieste e poi approvate. La maggior parte si sta adeguando. E sa che non ci saranno sconti o favoritismi: non guarderemo in faccia a nessuno".
Di fronte alle continue spese del PSG, ultima i 45 milioni di euro per Lucas, l'Uefa rimane serena: "In caso sarà il PSG a doversi preoccupare, se non riesce a generare ricavi almeno pari alle spese... Non sarà facile applicare il FPF, lo sapevamo, e proprio per questo ci affidiamo anche a personalità indipendenti e di spessore. Nell'organismo giudicante ci sono magistrati Ue e grandi esperti indipendenti, il che mette al riparo da qualunque insinuazione di condizionamenti politici".
"La situazione generale sta cambiando - spiega Infantino -. E, soprattutto, non possiamo basarci soltanto sul mercato. Ci sono anche le entrate. L'Arsenal ricava 120 milioni dal suo stadio di 60mila posti, il Bayern 80, in Italia uno stadio da 80mila posti come San Siro genera appena 25 milioni. Le entrate non sono soltanto dai biglietti ma da hospitality, ristoranti, eventi: altrove si 'vive' lo stadio, in Italia no, Juventus esclusa. Parlando di PSG bisogna anche chiedersi: come vengono spesi questi soldi? Una città come Parigi ha potenzialità per generare grandi entrate. Ripeto: è presto. Ognuno è libero di agire, poi noi prenderemo i provvedimenti necessari", l'avvertimento del segretario generale dell'Uefa.