La coppa dalle grandi orecchie è realizzata da... un'azienda di Avellino: nove kg di argento e quel passaggio armonico
La Champions è lì ad attendere una tra City e Inter. La coppa dei sogni, il trofeo che apre al Paradiso. Ma chi la realizza quella coppa dalle grandi orecchie? Igino e Alberto Iacovacci sono rispettivamente presidente e a.d. di Iaco Group, azienda di Avellino specializzata nella lavorazione del metallo, da anni collabora con la Uefa: "Siamo un'eccellenza del Made in Italy ed è chiaro che tifiamo per le squadre italiane. Ci è dispiaciuto molto per la Roma e la Fiorentina, erano nostre anche le coppe di Europa e Conference League, adesso puntiamo tutto sull'Inter, con cui tra l'altro abbiamo ottimi rapporti da tempo e siamo particolarmente legati a Beppe Marotta", dichiarato in esclusiva a La Gazzetta dello Sport.
Quindi il trofeo più ambito dai club europei viene da Avellino?
"Sì, mio padre e mia madre hanno dato vita a quest'azienda ad Avellino nel 1978. Lì c'è la sede principale, mentre gli stabilimenti sono a Vicenza, una zona storicamente nota nel mondo per la lavorazione del metallo prezioso. È un prodotto interamente realizzato in Italia, grazie ai nostri maestri artigiani, ai grafici, ai collaboratori... tutto è fatto nel nostro Paese".
Come è nata la collaborazione con la Uefa?
"Siamo legati a loro da oltre vent'anni. Questa è la quarta stagione consecutiva in cui realizziamo anche i trofei per i massimi tornei europei. Normalmente ci sono delle gare d'appalto che assegnano il lavoro a chi propone il miglior progetto, la miglior offerta, la maggior affidabilità, secondo criteri abbastanza rigidi. E questa è una cosa che ci dà particolare soddisfazione, visto che abbiamo battuto colossi come la Asprey London inglese, un'oreficeria che lavora anche per la Casa Reale: con quel successo abbiamo prodotto noi la coppa del campionato Europeo 2021, di fatto abbiamo battuto l'Inghilterra due volte, a casa loro...".
Torniamo alla coppa per la Champions: quanto è difficile realizzarla?
"Molto. Per creare quel trofeo l'opera manuale incide per oltre l'80%, c'è pochissimo di industriale. Infatti dal primo all'ultimo passaggio servono 2 mesi e mezzo-tre. Del resto per una cerimonia come quella della Champions League, vista in tutto il mondo, serve un prodotto di eccellenza".
Qualche dettaglio in più su questo trofeo?
"È in argento e pesa circa nove chili. Poi ha questa particolarità dei manici, quelli che la rendono la coppa dalle grandi orecchie: realizzarli in modo armonico con l'anfora è uno dei passaggi più difficili in assoluto, non è semplice saldarli in modo che sembri un unico pezzo".