La Lega Serie A contro il "Pezzotto Tv": due milioni di utenti, possibile richiesta di danni alle Telco
La chiamano Pezzotto tv, dal nome con cui in Campania si indica il decoder illegale che consente di vedere in tv tutti i canali criptati. Ad oggi, secondo le stime della Lega Serie A, raccoglie due milioni di utenti, più di quanti non ne avesse Premium lo scorso anno, quando ancora aveva i diritti della Serie A. "Un dato - scrive Repubblica - che ha fatto suonare l’allarme rosso ai vertici del Palazzo del calcio che, stanco del saccheggio, ha deciso insieme a Sky e Dazn di reagire. Portando in tribunale le Telco - Telecom, Vodafone, Wind, Fastweb e Tiscali - sulla cui rete si appoggia l’intera infrastruttura illegale. L’accusa, in sostanza, è quella di una forma indiretta di connivenza".
In sostanza i broadcaster accusano le Telco di essere lente. "Trattandosi di eventi live, lo spegnimento dovrebbe essere “immediato” per avere efficacia. Gli operatori invece ci impiegano molto di più di 90’. E così sono stati portati davanti al tribunale di Milano che, in tre diverse sentenze - l’ultima è del 28 marzo - ha imposto loro di spegnere il segnale incriminato “immediatamente”, e comunque non oltre le 48 ore, termine oltre il quale scatta una penale. La decisione del giudice si è scontrata con la riottosità degli operatori, che ancora il 3 aprile, sempre davanti al giudice, hanno ribadito l’impossibilità di agire “immediatamente”. Tra i vari motivi addotti, anche il fatto che disputandosi molti dei match nel week-end, il costo per la disattivazione dei segnali illegali sarebbe altissimo”. Non è escluso, secondo le fonti di Lega contattate da Repubblica, che possa esserci una richiesta di risarcimento danni per inadempienza alle disposizioni del tribunale.
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