La moviola: Pozzi si tuffa, Tagliavento abbocca
Partita ricca di episodi da moviola quella tra Inter e Sampdoria, con l'arbitro Tagliavento che, soprattutto nel primo tempo, ha preso decisioni che hanno cambiato il volto della partita. Il clou avviane tra il 31' e il 38', quando il direttore di gara di Terni espelle la coppia centrale nerazzurra: prima Samuel, poi Cordoba. L'argentino, già ammonito (giustamente) in precedenza, mette un braccio sul volto di Pozzi per frapporsi tra l'attaccante e il pallone, e il blucerchiato non fa nulla per rimanere in piedi. Risultato, rosso diretto a Samuel, giudicato ultimo uomo, anche se un'ammonizione sarebbe stata più logica. In sostanza, però, non cambia nulla. Pochi minuti dopo Cordoba (già ammonito per non aver rispettato la distanza su una punizione) entra in modo deciso a centrocampo su Pozzi, che subisce fallo ma lo amplifica con un tuffo a dir poco esagerato, inducendo Tagliavento a estrarre un secondo cartellino giallo al colombiano, anch'egli espulso. Siamo al 38' e l'Inter è in 9 uomini contro undici. La severità dell'arbitro sparisce invece quando si tratta di espellere Pazzini, ro di aver reagito con un'ancata gratuita a uno scontro in area con Lucio, a palla lontana. Il direttore di gara si limita ad ammonire l'attaccante doriano, suscitando ulteriori proteste in casa Inter. Lo stesso Pazzini prima che accadesse il putiferio, era venuto a contatto (mano plateale sul viso) con Muntari, rimediando solo una ramanzina.
Nella ripresa, con i nerazzurri costretti a contenere, Eto'o cade in area senza però subire contatto, ma senza neanche protestare. Tagliavento non ci pensa un secondo e ammonisce il camerunense per simulazione, scatenando la reazione del pubblico di casa che si esibisce in una Panolada. A una ventina di minuti dalla fine, poi, Pazzini sgambetta gratuitamente Stankovic e rimedia il secondo cartellino giallo della sua partita, finendo anzitempo sotto la doccia.