La moviola: Valeri, il rigore non c'è. E il guardalinee...
Paolo Valeri di Roma si aggiunge all’illustre lista degli arbitri (con Bergonzi, Tagliavento, Rocchi e Orsato) che, nelle precedenti giornate, hanno sporcato le prestazioni, tutt’altro che esaltanti, dell’Inter, concedendo dei rigori inesistenti contro i nerazzurri senza il minimo dubbio. Il contatto Chivu-Marilungo non può essere punito con la massima punizione e fortuna che Luca Castellazzi ha chiuso le porte in faccia a Denis, respingendo il tiro dal dischetto dell’argentino. Ma le colpe per il rigore concesso agli orobici non sono tutte da attribuire al fischietto romano. Infatti l’assistente di linea ha il concorso di colpa, visto che non fuga ogni tipo di dubbio, con la posizione favorevole dalla sua parte. Per il resto Valeri tira fuori tre gialli, durante la prima frazione di gara: il primo a Stankovic, per un’entrata da dietro su Maxi Moralez. Il secondo viene comminato a Chivu per fallo su Schelotto. Il giallo risulta essere francamente eccessivo. Giusto quello estratto nei confronti Moralez che colpisce più volte Sneijder da dietro.
Nella ripresa, Zarate sbatte contro Masiello e cade in area atalantina. Giusto non fischiare il rigore, né ammonire l’argentino per l’eventuale simulazione. Al minuto 14 Valeri è bravo a ravvisare un fallo di mano di Schelotto in area di rigore interista. Per il resto nulla di significativo, sino al rigore che avrebbe potuto cambiare il volto della gara. Un rigore che conferma la mano pesante che gli arbitri adottano da quasi un mese a questa parte nei confronti della squadra di Claudio Ranieri, penalizzata da decisioni prese alla leggera, decisioni che invece, in quanto importanti, dovrebbero essere pesate con la massima cautela.