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La posizione dell'ECA: "La sentenza della Corte UE non legittima alcun progetto di Superlega"

di Mattia Zangari

"Per essere chiari: la sentenza non è un'approvazione e non legittima alcun progetto di Superlega". Questo l'incipit della nota ufficiale nella quale l'ECA ha chiarito la sua posizione netta rispetto alla sentenza della Corte di Giustizia UE che ha stabilito l'esercizio di abuso di posizione dominante da parte di UEFA e FIFA.

"Da quando è stata intentata la causa due anni fa, sono già state messe in atto importanti riforme progressiste di governance nell'ecosistema del calcio in Europa e nel mondo, comprese le nuove regole UEFA per la pre-autorizzazione delle competizioni - - si legge nelle righe successive -. E in particolare, le riforme previste dal memorandum d’intesa e dalla joint venture dell’ECA con la UEFA e la FIFA (firmato a settembre e marzo di quest’anno). Attraverso l’ECA, i club oggi sono già al centro del processo decisionale in relazione alle competizioni a cui partecipano. Insomma, il mondo del calcio è passato dalla Superlega anni fa e le riforme progressiste continueranno.

Ancora più importante, il calcio è un contratto sociale e non un contratto legale: tutti i soggetti interessati riconosciuti del calcio europeo e mondiale - che comprendono confederazioni, federazioni, club, leghe, giocatori e tifosi - sono più uniti che mai contro i tentativi di pochi individui di perseguire obiettivi personali programmi volti a minare le basi stesse e i principi fondamentali del calcio europeo.

L’ECA continuerà a lavorare con la UEFA, la FIFA e tutte le parti interessate riconosciute del calcio per sviluppare il gioco in modo positivo e progressivo, fondato sui principi di meritocrazia sportiva, inclusività, competizione aperta e solidarietà genuina. Questi principi sono al centro dell’ECA e del modello sportivo europeo, dal quale tutti i livelli della piramide traggono beneficio e prosperano". 


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Domenica 15 dicembre