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La Uefa: "L'Europeo si chiamerà ancora Euro2020. E confidiamo che il format rimanga identico"

di Mattia Zangari

Quali motivazioni ci sono dietro la decisione di posticipare l'Europeo al 2021 presa martedì scorso dagli Stati Generali del calcio continentale? Questa è una delle domande chiave a cui ha risposto l'Uefa quest'oggi: "Riteniamo che lo slittamento di EURO 2020 sia la migliore soluzione per il calcio europeo - si legge sul sito ufficiale -. Ci auguriamo che possano completarsi tutte le competizioni nazionali e internazionali attualmente in sospeso. Il consenso alla base di questo approccio, che collega le nostre 55 federazioni associate, la FIFPro e i rappresentanti delle leghe e dei club europei, sottolinea l'unità della comunità calcistica nell'affrontare l'impatto di COVID-19. In un'epoca di sfide senza precedenti, il nostro sport sta dimostrando le sue migliori qualità: forza, solidarietà e tolleranza".

La Uefa, come ogni governo, non sa quando si tornerà alla normalità: "È troppo presto per dire quando il calcio verrà giocato di nuovo. Come abbiamo fatto dall'inizio della pandemia di COVID-19, la UEFA continuerà a collaborare con l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e le autorità nazionali per guidare la risposta del calcio europeo a una crisi in costante cambiamento. Mentre le decisioni di martedì dimostrano che siamo pronti a fare scelte difficili, si baseranno sempre sulla consulenza di esperti e porranno al primo posto la salute di tutti i soggetti coinvolti".

Tornando al torneo per nazionali che ora è fissato in calendario dall'11 giugno all'11 luglio 2021, la Uefa fa sapere: "Confidiamo che tutto rimarrà uguale, fedele alla sua visione originale: organizzare un evento veramente europeo che si addice al 60esimo compleanno dell'Europeo. Il torneo si chiamerà ancora UEFA EURO 2020". 

Una parentesi viene dedicata alle competizioni per club, in particolar modo al criterio per stabilire che si qualificherà per le competizioni europee della prossima stagione se i campionati nazionali non dovessero concludersi: "È troppo presto per rispondere a questa domanda e il nostro obiettivo è garantire che tutte le competizioni nazionali possano essere completate", la risposta della Uefa. 


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