Lahm: "La Superlega idea che mi piace. Ma deve essere aperta a tutti i Paesi"
Fonte: Rivista Undici
L'ex terzino del Bayern Monaco Philipp Lahm è diventato editorialista dell'importante quotidiano tedesco Die Zeit. Nel suo primo articolo, l'ex capitano della Nazionale tedesca si è soffermato su un tema che alimenta il dibattito calcistico ormai da diverso tempo, ovvero la creazione della Superlega. Un'idea che Lahm accoglie con favore: "Mi piace l'idea cosmopolita di un campionato europeo per club, esattamente come ho apprezzato l'idea di far svolgere gli Europei per Nazionali in dodici città diverse. Il calcio è lo sport più popolare in più di 120 Paesi del mondo e difficilmente c'è uno Stato europeo dove non sia il più seguito. Il nostro continente è la misura di tutte le cose calcistiche del mondo, è come la Silicon Valley per la tecnologia. Solo che i marchi non si chiamano Facebook, Amazon e Google, ma Real Madrid, Juventus, PSG, Arsenal, Barcellona, Bayern, Manchester United e così via. Sono club che hanno costruito comunità globali, oggi il Bayern è supportato a Oberpfaffenhofen e Shanghai, ed è inevitabile che vogliano competere tra di loro, in un combattimento tra giganti".
Allo stesso tempo, però, Lahm spiega come questa visione esclusiva ed elitaria di questo nuovo format non rispecchi l'identità storica e i valori dell'Europa: "Proprio queste grandi società, che hanno beneficiato dello sviluppo economico del calcio, ora devono fare i conti con una grande responsabilità: secondo me, è importante che tutti i Paesi e tutti i club possano preservare, anzi sottolineare, la propria identità. L'Unione Europea è stata fondata negli anni Cinquanta da sei Stati, ma poi si è allargata; la Bundesliga è stata istituita nel 1963, sembrava dovesse escludere tutti i piccoli club, ma ancora oggi è un campionato a cui è possibile accedere per meriti sportivi. Il punto, secondo me, è che la forza dell'Europa sta nella sua diversità, e allora non sarebbe meglio se anche Bruges, San Pietroburgo, Atene, Copenaghen o Praga prendessero parte alla Superlega? Gli investitori saranno sicuramente interessati a queste città così attraenti, a maggior ragione se potranno partecipare a un torneo così prestigioso. Ecco perché mi impegnerò, come ex sportivo e come editorialista, perché il calcio continui a dare un piccolo contributo al rafforzamento della democrazia. L'Europa è il continente dell'Illuminismo, non a caso".
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