Le Leghe europee dicono no alle gare di Champions nei fine settimana
Fonte: Calcioefinanza.it
La European Leagues (Epfl), entità che riunisce i campionati nazionali di tutta Europa, ha approvato un documento in cui pone i limiti di negoziazione con la Uefa per la compilazione del calendario 2021-2024. Come riporta la testata spagnola Palco23, due sono le questioni chiave sulle quali l’associazione non intende fare passi indietro: nessuna rinuncia al fine settimana e non saranno accettati aumenti nel divario tra i proventi derivanti da Champions League ed Europa League. Non è stata accolta l'istanza delle piccole leghe di revocare l'accesso diretto di quattro squadre alla Champions per Spagna, Inghilterra, Italia e Germania.
C'è accordo sul fatto che un minimo di 36 campioni nazionali debbano partecipare alle fasi a gironi dei tornei Uefa per club. Discussione resasi necessaria a causa della significativa differenza di reddito che si sta sviluppando tra i cinque maggiori campionati e il resto d’Europa, oltre che tra i club . "Il rapporto di distribuzione tra i tre tornei dovrebbe essere ridotto", spiegano, proponendo che i proventi derivanti dalla Champions non siano superiori di oltre 3,5 volte rispetto a quelli dell’Europa League. E che allo stesso tempo i proventi dell’Europa League non superino di 2,5 volte quelli della terza competizione Uefa. Per evitare l'allargamento eccessivo della forbice economica tra i vari club, è stata proposta all’Uefa la creazione di un nuovo fondo per sostenere i campionati nazionali di paesi piccoli e medi, in modo che questi possano investire in infrastrutture, progetti di sviluppo per i giovani e lotta alla pirateria e alle combine.
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