Le pagelle di Inter-Catania
JULIO CESAR 5.5 - Fino all’84’ Julio è impegnato solo due volte, una nel primo tempo da una bordata di Carboni, l’altra da un innocuo pallone di Mascara. Poi, il pasticcio: su una conclusione non irresistibile di Llama il brasiliano non trattiene, ed è poi costretto ad atterrare Plasmati. Sul calcio di rigore, Mascara non perdona. Nel complesso gara positiva, ma quell’incertezza resta come unica macchia del suo match.
MAICON 5.5 - Nel primo tempo è lento ed impreciso, cerca solo un paio di volte l’accelerazione sulla fascia peraltro poi sfoderando cross non all’altezza. Quando nel secondo tempo la partita entra nel vivo mette in atto un paio di belle giocate con le sue classiche discese palla al piede, ma da un campione come lui, alla 100esima gara in nerazzurro, ci si poteva aspettare qualcosa di più.
LUCIO 6.5 - Solo un’ingenuità su un retropassaggio che costringerà Cordoba agli straordinari, per il resto Lucio è la solita garanzia: ordinato e tranquillo, non ha particolari difficoltà ad arginare lo sterile attacco catanese. Da segnalare una chiusura da grande centrale sul 2-0, ennesima prova della sua importanza nello scacchiere del Mou.
CORDOBA 7 - Nonostante non giocasse da mesi, il colombiano è tutt’altro che arrugginito: osannato ripetutamente dai tifosi sempre affezionati al vicecapitano, Cordoba sfodera una prestazione maiuscola, fatta di anticipi sontuosi e colpi da rude mastino, dalle sue parti Morimoto non passa praticamente mai.
CHIVU 5.5 - Nel complesso sbaglia poco, ma nel finale si fa sfuggire ripetutamente l’uomo commettendo ingenuità che gli impediscono una piena sufficienza, mentre in fase offensiva, come sempre, è una quasi totale nullità.
VIEIRA 6 - Dopo un primo tempo brillantissimo, dove il francese rievoca i fasti londinesi, Patrick si trasforma da cigno a brutto anatroccolo e nei secondi 45’ quasi finisce per distruggere quanto di buono fatto fino a quel momento. Tante imprecisioni e numerosi palloni persi, non ha ancora la forma migliore che gli permetta di reggere al meglio una gara intera.
MUNTARI 7 - L’ovazione che gli rilascia San Siro è il simbolo di quanto questo ragazzo sia cambiato nel giro di un mese: sarà stata la sua religione che gli avrà dato la forza di tornare ai suoi livelli, fatto sta che stasera si rivede il Muntari della passata stagione. Intensità, inserimenti, chiusure grintose ed una precisione che non sfoderava più da tempo. In più, anche un gollonzo che permette ai nerazzurri di sbloccare la gara, un particolare da non sottovalutare nell’ambito di un match ampiamente positivo. DAL 40’ st KRHIN SV - Gioca solo 9 minuti, ma mostra grandissimo carattere andando a recuperare un paio di palloni con grande coraggio. L’arbitro gli nega una punizione per netto fallo di Carboni, la tifoseria lo protegge: è già pronto un nuovo idolo?
J.ZANETTI 6.5 - E’ la serata del capitano: la Curva Nord gli dedica cori continuamente, lui ringrazia con la gentilezza e la classe di sempre, poi sfodera anche una prova positiva in campo. A Javier non sarà sembrato vero di ritrovarsi degli avversari così statici dopo l’inferno di martedì sera contro la Dinamo Kiev, fatto sta che regala ai supporters una buona gara, senza strafare. Da segnalare uno dei rarissimi cartellini gialli della sua carriera, tutto sommato giusto ma per un fallo nettamente involontario.
SNEIJDER 7.5 - L’olandese è sempre più fulcro di questa Inter, cervello indispensabile autore di tocchi prestigiosi e magie degne dei migliori illusionisti: la punizione che regala il 2-0 nerazzurro è di una bellezza struggente, ma l’intera gara di Wesley è un capolavoro. Non sbaglia un calcio piazzato, punizione o corner che sia, corre, inventa e viene ripetutamete falciato dagli avversari, una prestazione elegante condita con dei colpi che difficilmente la difesa etnea dimenticherà. DAL 29’ st STANKOVIC 6 - Compitino per Deki, reduce da tre partite consecutive in cui regala gol e spettacolo, questa sera è un gioco da ragazzi per lui entrare con la situazione già praticamente sistemata. Nel finale è sempre presente a battagliare, in avanti si vede solo a sprazzi, ma il tempo è troppo poco per fare di più.
ETO’O 6.5 - La generosità. Il camerunense è quasi commovente per la sua bontà, ogni pallone che gli passa tra i piedi si affretta a relegarlo al compagno più vicino per far segnare lui, applaude anche dopo passaggi fuori misura, e poi è fantastico nel suo solito lavoro di aiuto al centrocampo quando gli avversari ripartono dalla difesa. Insomma, una prestazione quasi perfetta se non fosse per il gol che manca ormai da parecchio tempo, e che uno come lui presto ritroverà, potete starne certi. DAL 43’ st MATERAZZI SV - Ingiudicabile, ma un appunto sulla sua grinta e sulla sua importanza va fatto: quando entra lui, la difesa ritrova sicurezza dopo la paura scatulita dal 2-1, e Matrix si conferma autentico leader, in campo come fuori.
BALOTELLI 6.5 - Mario è il terminale offensivo ideale per questa Inter orfana di Diego Milito: la difesa del Catania prova a togliergli palla più volte invano, lui è abilissimo nel portare avanti la manovra e nel tenere alto il reparto, stranamente non viene ammonito e si comporta in maniera impeccabile. Solo l’arbitro Giannoccaro non vede un netto rigore su di lui nel primo tempo per fallo di Spolli, ma tutto sommato va bene così.
ALL. MOURINHO 6.5 - La partita è gestita in modo impeccabile, nel primo tempo è un dominio della sua Inter con Julio Cesar disoccupato, poi nel finale azzecca la mossa Materazzi per ridare sicurezza al reparto difensivo. Nel complesso una buona Inter, la formazione iniziale è perfetta e l’idea di far rifiatare Stankovic lo premia con 3 preziosissimi punti.
CATANIA: Campagnolo 5; Potenza 6, Spolli 5, Silvestre 6, Capuano 4.5; Carboni 6, Biagianti 4.5; Izco 5, Del Vecchio 5.5, Llama 6; Morimoto 6.
All. Atzori 5.5
Giannoccaro (arbitro) 5.5