Le pagelle di Inter-Fiorentina
JULIO CESAR 7 – Si presenta con un paio di interventi degni di Claudio Garella, intervenendo prima di piede su Mutu lanciato in porta, poi respingendo con diverse parti del corpo una conclusione di Gilardino a fine primo tempo. Si esalta su una botta da fuori di Montolivo, poi viene graziato da Mutu e rischia qualcosa su Donadel nei minuti finali, ma qui gode dell’aiuto di un grandissimo Samuel.
MAICON 6 – Non brilla nei primi quarantacinque minuti, dove spesso litiga con la palla e soffre il controllo dei difensori della Fiorentina. Più propositivo nella ripresa, dove cerca anche la gloria personale con un bel tiro finito fuori di poco.
CHIVU 6,5 – Non è al 100%, ma merita di essere aggiunto alla lista di coloro che Mourinho definisce “uomini veri”: perché è sempre pronto, sempre attento, controlla con grande dedizione la sua zona di campo. Purtroppo, deve arrendersi dopo 45 minuti. DAL 45’ FIGO 6 – Ci mette mordente in quantità, va a lottare su ogni pallone buono e va a ringhiare anche sul portatore di palla avversario. Non sempre è lucidissimo, ma da una mano apprezzabile.
SAMUEL 7 – Un muro, inutile girarci intorno. Un elemento che anche quando le condizioni fisiche non sono al massimo garantisce alla fase difensiva un “quid” di valore assoluto. Strappa applausi quando toglie dagli imbarazzi Julio Cesar spazzando il pallone velenosissimo calciato da Donadel. Sui calci piazzati della Fiorentina, da vita ad un duello da “balera” con Gilardino. Purtroppo, l’ammonizione rimediata gli costerà la gara con la Reggina.
SANTON 5,5 – Purtroppo è impossibile dargli la sufficienza piena, malgrado la sua prova, pur tra alti e bassi, sia stata anche corredata da spunti di qualità, specie nel finale di partita quando potrebbe far saltare San Siro ma a tu per tu con Frey si ritrova la palla sul piede sbagliato divorandosi il 2-0. Ma quell’entrata killer su Comotto, al quale ha lasciato un lungo taglio sul fianco come ricordo, è un gesto da censura. E Orsato lo grazia limitandosi al giallo.
ZANETTI 6 – Qualche recupero importante, nel complesso di una gara priva di acuti particolari, dove in qualche circostanza appare anzi in difficoltà.
CAMBIASSO 6 – Primo tempo normale, poi Mou lo sposta in difesa. Stranamente, però, il “Cuchu” in quel ruolo fin qui ricoperto egregiamente appare fuori fase, regalando qualche amnesia di troppo dalle quali a momenti la Fiorentina non pesca a piene mani. Migliora progressivamente.
MUNTARI 5,5 – Le prime tre palle giocate le sbaglia; Ibrahimovic gli serve un pallone d’oro che potrebbe valere il raddoppio ma lui spreca inciampando in maniera alquanto goffa. Però in fase di contenimento e di alleggerimento c’è anche molto di suo e per questo evita parzialmente la bocciatura.
STANKOVIC 5,5 – Gol di Ibra a parte, l’occasione migliore nel primo tempo arriva dai suoi piedi, un tiro appena fuori area che finisce a lato di pochissimo (anche se ha peccato forse di egoismo perché stava arrivando Santon). Per il resto, si perde nelle maglie difensive avversarie, cerca di farsi vedere ma alla voglia aggiunge anche tanta confusione. DALL’85’ RIVAS SV
BALOTELLI 5,5 – Oggetto delle attenzioni della difesa fiorentina, che con lui spesso usa modi parecchio spicci, e beccato in maniera sistematica dai tifosi gigliati che gli dedicano cori su cui è meglio passare oltre, il ragazzo non appare sereno. Anche se prova a eseguire il suo compito, cercando di dare una mano anche alla difesa come avvenuto a Manchester, tradisce qualche nervosismo di troppo e purtroppo pericoli a Frey non riesce a crearne. DALL’83 MANCINI SV.
IBRAHIMOVIC 7,5 – Sblocca la partita trovando il gol grazie alla compartecipazione di Frey, in una situazione un po’ convulsa che probabilmente lascerà qualche strascico polemico. Ma è un Ibra veramente da applausi, per come riesce a lottare anche da solo contro tutta la difesa della Fiorentina, cosa che spesso lo porta a irretirsi coi compagni. Avverte male al ginocchio, nel finale cammina in campo, ma lui si dimostra più forte anche del dolore, e alla riaccende le luci a San Siro con la sua micidiale punizione che annichilisce Frey per il 2-0 conclusivo.
ALL. MOURINHO 5,5 – La sua è un Inter che, alla fine dei conti, non brilla: troppo accoccolata su sé stessa dopo il gol del vantaggio, azzarda poco in avanti, a tratti giochicchia e rischia parecchio dietro. Lui, nel compenso, si dedica molto di più al duello a distanza con l’arbitro Orsato, che alla fine lo caccerà fuori dal campo, pratica che però Mou non esplica in tempi brevi, andando verso gli spogliatoi prima di fare dietrofront, rientrare in campo e mettersi in un cantuccio accanto alla panchina. Il pubblico interista però è dalla sua parte, e nei minuti finali i cori sono tutti per lui.
FIORENTINA: Frey 5; Comotto 6, Gamberini 6,5, Kroldrup 6, Vargas 6; Jorgensen 6 (81’ Donadel 6), Felipe Melo 6, Kuzmanovic 5 (76’ Jovetic 5,5), Montolivo 6 (85’ Bonazzoli sv), Gilardino 5,5, Mutu 4,5. Allenatore: Prandelli 5,5.
ARBITRO: ORSATO 4,5 – Riesce a far arrabbiare tutti, soprattutto sulla sponda interista per via di alcuni fischi, ma soprattutto non fischi, che spazientiscono i giocatori e soprattutto il tecnico. Ma anche in casa viola si recrimina, su entrambi i gol di Ibra e in occasione del fallaccio di Santon. Prova a tenere in pugno la gara, risparmiandosi forse qualche cartellino, ma alla fine perde la testa. Opinabile la gestione dei cartellini. ASSISTENTI: GRILLI – ROSI 5,5