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Le pagelle di Inter-Napoli

di Christian Liotta

JULIO CESAR 6,5 – Quando è chiamato all’opera c’è sempre, come quando interviene in tuffo su Quagliarella prima e con un mezzo bagher su una conclusione da fuori abbastanza insidiosa di Zuniga.

MAICON 7,5 – Un primo tempo monumentale, nel quale spiana il prato sulla fascia destra usufruendo a proprio piacimento della fragile opposizione di Zuniga, regalando tra le altre anche la palla che Diego Milito appoggia in rete per il 2-0. E va a un passo dalla gloria personale mandando alto di poco un gran tiro da fuori. Ma anche nella ripresa, sebbene con meno frequenza i lampi di classe non mancano. Cagliari è già alle spalle.

LUCIO 8 – E dai, e dai, e prova, e riprova, alla fine il brasiliano è riuscito a trovare anche la porta, firmando la rete del 3-0 che in pratica chiude i conti. Ciliegina sulla torta dell’ennesima prestazione monumentale del difensore brasiliano, una garanzia di qualità nel reparto arretrato. Un vero maestro nell’anticipo, recupera palloni in serie, a volte nemmeno dando il tempo agli avversari di capire cosa sia successo. Standing ovation strameritata. DALL’89 CORDOBA SV

SAMUEL 7,5 – Anestetizza Quagliarella, sfiora addirittura il gol di piede nella ripresa. Se gli si vuole proprio rimproverare qualcosa, è l’aver forse sbagliato marcatura in occasione del corner del 3-1: prende l’uomo sbagliato lasciando campo libero a Lavezzi. Errore fortunatamente veniale guardando il risultato.

CHIVU 6,5 – Nei primi minuti si propone addirittura come trequartista aggiunto, andando ad albergare nel terreno di competenza di Sneijder. Poi, fa cose quasi sempre egregie in difesa, rendendo la vita spesso e volentieri difficile a Maggio. Pur fra qualche amnesia di troppo: pesa ad esempio quel disimpegno sbagliato che regala al Napoli il corner del 3-1.

ZANETTI 7 – Come sempre infaticabile, grande quando si tratta di andare a infastidire gli avversari rompendone il gioco, bene anche in fase di copertura. Poca leziosità, tantissima concretezza. E tantissimi meriti.

CAMBIASSO 7 – Se non è il “Cuchu” nella sua versione definitiva, allora davvero poco ci manca. L’argentino sta ritrovando l’ispirazione che lo contraddistingue: inizia bene con quel “velo”, più fortuito che voluto in verità, col quale apre a Eto’o le porte del vantaggio. Poi, c’è la solita maestria nel farsi trovare sempre al posto giusto e nella direzione del centrocampo, anche con qualche recupero di peso. Bene così.

STANKOVIC 7 – Roccioso e gladiatorio, contribuisce a tenere alta la tensione anche quel tanto che basta nella ripresa. Ha un battibecco con Contini e insieme rimediano il giallo da Trefoloni. Pecca forse di egoismo sul finire del primo tempo quando cerca il tiro in porta ignorando Milito solo sulla sinistra, e, quasi per contrappasso, non viene servito in tempo da Eto’o quando potrebbe involarsi in area da posizione estremamente favorevole. E su un’altra bella conclusione trova De Sanctis a dirgli no.

SNEIJDER 6,5 – Da due suoi calci d’angolo, arrivano due dei tre gol nerazzurri: ottima la parabola ad imbeccare Lucio. Cerca solo una volta la conclusione in porta, al primo pallone giocabile che riceve. Poi, si dedica più alla costruzione del gioco e ai fraseggi coi compagni, con fortune ancora alterne, ma con palle sempre distribuite in maniera intelligente. Un problema muscolare lo costringe ad alzare bandiera bianca dopo un tempo. DAL 45’ MUNTARI 6 – Entra quando l’Inter decide di tirare un po’ il freno a mano, ma si rende utile in entrambe le fasi di gioco. Bravo anche in aiuto alla difesa, come quando si rende protagonista di un anticipo fondamentale su Zuniga.

ETO’O 8 – Una partita da vero "leone indomabile", come si è soliti chiamare i nazionali del Camerun come lui. Pronti, via, e dopo due giri di lancetta apre le danze col gol del vantaggio. E un altro potrebbe anche realizzarlo al 20’ ma trova l’opposizione di De Sanctis. Ma la sua è anche una straordinaria partita al servizio della squadra: trascina con sé tutti i compagni nel lavoro di pressing alto, andando in una circostanza anche a riprendersi la sfera quasi a ridosso della propria area. Il feeling con Milito è tale da regalare alcune combinazioni entusiasmanti. Anche a lui Baresi concederà l’ovazione. DAL 90’ MANCINI SV

MILITO 7,5 – A prescindere dal gol, che appare viziato da un fuorigioco, ma che nasce comunque da una splendida azione. Il “Principe” è protagonista di un’altra prova eccellente, nella quale oltre al suo ormai innato fiuto del gol (è già a quota 5, solo Di Natale meglio di lui sin qui) conferma di aver trovato un’intesa sempre più perfetta col compagno Eto’o, del quale ha ormai imparato anche a cercare il pressing altissimo.

ALLENATORE: BARESI 7 – Meritato, specie per il primo tempo davvero da favola. Giustamente, poi, la sua squadra rallenta anche in vista del delicato impegno di sabato con la Sampdoria di Cassano. Colleziona un'altra vittoria in veste di "head coach" causa squalifica di Mourinho che, dalle tribune di San Siro, avrà sicuramente apprezzato.

NAPOLI: De Sanctis 5,5; Contini 5, Cannavaro 5, Santacroce 6 (60’ Aronica 5,5); Zuniga 5+, Bogliacino 5 (85’ Pazienza sv), Gargano 5, Hamsik 5,5, Maggio 6- (68’ Denis 5,5); Quagliarella 4,5, Lavezzi 6+. Allenatore: Donadoni 5.

ARBITRO: TREFOLONI 6 – Sotto gli occhi di Collina, opta per una direzione all’inglese, magari tralasciando su qualche intervento di troppo, ma nel complesso controlla la partita. ASSISTENTI: COPELLI – PADOVAN 5.
 


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