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Le pagelle di Udinese-Inter

di Christian Liotta

JULIO CESAR 7 – Insieme a Chivu è l’unico giocatore dell’Inter che merita applausi almeno fino al momento del gol. Bene su un tiro dalla distanza di Inler, prodigioso quando toglie da sotto la traversa un tiro di Quagliarella che sembra gol fatto con una deviazione quasi impercettibile. Rischia qualcosa su quell’uscita per la quale ancora Quagliarella reclama il rigore. Poi, un colpo di testa all’indietro di Maxwell lo costringe all’uscita; è in quel momento che avverte una fitta vicino all’inguine, un dolore che lo costringe ad alzare bandiera bianca e fa tremare i tifosi. DAL 73’ TOLDO SV – Anche nonostante l’Udinese provi a premere nei minuti finali in cerca del pareggio, non si segnalano interventi importanti da parte sua.

SANTON 5,5 – Ormai perfettamente riuscito l’adattamento sulla fascia sinistra, quando gli si presenta l’occasione di tornare nel suo ruolo naturale a destra soffre di un’inaspettata crisi di rigetto. Soffre la velocità di Floro Flores e Pasquale, contro i quali ha molte difficoltà soprattutto nel primo tempo; manca la sua solita spinta propulsiva. DAL 69’ VIEIRA 6 – Non inizia bene, paga dazio in velocità rispetto agli avversari, però è innegabile che dalla sua prima apparizione in avanti, com’è come non è, nasce l’azione che culminerà nella deviazione di Isla nella propria porta.

CORDOBA 6 – Un tempo intero di pura sofferenza sul vivacissimo Quagliarella, migliora nella ripresa andando a immolarsi su una conclusione dello stesso attaccante partenopeo lanciato in velocità. Importante poi il suo contributo a difesa del vantaggio.

CHIVU 7 – Al rientro, schierato a sorpresa al posto di Samuel, il romeno è il migliore in campo probabilmente dell’intero incontro tra i nerazzurri: la sua opera è fondamentale soprattutto nei primi 45 minuti, quando toglie più di una volta le castagne dal fuoco ai compagni scacciando via tutti i palloni roventi che fluttuano nell’area nerazzurra. Attento e incisivo anche nella ripresa. Preziosissimo.

MAXWELL 6,5 – Torna in campo da titolare dopo diverso tempo: qualche macchia di ruggine qui e là si fa ancora notare, ma nel compenso la sua prova è apprezzabile. Chiude col corpo una conclusione potente di Pepe nel primo tempo, è utile in difesa e talvolta prova anche a spingere in avanti, anche se lo fa in maniera non sempre ordinatissima.

ZANETTI 6 – All’inizio risente delle scorie di fatica rimaste dopo gli impegni con la Nazionale argentina. Si spende molto nel dare una mano a Santon sulla destra, anche se la lucidità spesso gli fa difetto. Nella ripresa, però, cambia decisamente registro, e da vita, tra le altre cose, anche ad un paio di accelerate delle sue.

CAMBIASSO 6 – Anche lui si adegua al ritmo piatto e monotono della gara, dimostrandosi senza idee e poco attento. E anche lui si dà la scossa dopo l’intervallo, soprattutto negli ultimi venti minuti dove non è raro vederlo dalle parti di Belardi.

MUNTARI 6 – Si presenta firmando la prima conclusione a rete dell’Inter, anche se il suo tiro è alquanto fuori equilibrio. Bravo per come va a lottare per recuperare il pallone, spaziando da un lato all’altro del campo. Nel recupero sarebbe anche in buona posizione per cercare il tiro, ma Ibrahimovic decide di fare tutto da solo e non lo nota.

STANKOVIC 5,5 – E’ il primo ad andarsi ad infrangere sul muro alzato da Marino, non riuscendo mai a illuminare per Ibrahimovic e Balotelli. Ma è anche il primo a creare un autentico pericolo per Belardi, quando con la sua scivolata manda di poco a lato da pochi passi.

IBRAHIMOVIC 5,5 – Oggetto delle attenzioni speciali della difesa bianconera, prova a lavorare al servizio dei compagni senza troppa fortuna. Ma è con un suo passaggio illuminante che si innesca l’azione che porta al gol. Nel recupero pecca di egoismo, cercando la conclusione personale dopo aver fatto impazzire gli avversari, ma non vede Muntari in posizione favorevolissima.

BALOTELLI 5 – Passo indietro per Mario: di pericoli seri agli udinesi creati dai suoi piedi non se ne registrano, anestetizzato a dovere dai difensori di Marino. Serata storta. DAL 69’ FIGO 6 – Perché il suo unico lampo coincide con il passaggio per Ibra che vale il “la” per l’azione del gol vittoria.

ALL.: MOURINHO 5 – Chiamiamola fortunosa, fortuita, magari anche una punizione troppo esagerata per una buona Udinese. Ma sta di fatto che questa è una vittoria che se non è decisiva per il discorso scudetto, poco davvero ci manca. L’unica cosa, forse, di positivo da portare a casa in questa serata grigia, dove i suoi uomini entrano in campo quasi intorpiditi, giocando a ritmi bassissimi, quasi da amichevole estiva. E’ dovuta arrivare la carambola di Isla per dare un po’ di elettricità in più al gioco interista.

UDINESE: Belardi 5,5; Isla 5, Zapata 6,5, Felipe 6 Pasquale 5; Inler 6,5 (83’ Obodo sv), D’Agostino 6,5, Asamoah 6; Pepe 5,5, Quagliarella 6, Floro Flores 5,5 (85’ Ighalo sv). Allenatore: Marino 6.

ARBITRO: BANTI 6: Eccessivo  forsenei minuti di recupero nella ripresa, magari un po’ permissivo in alcune circostanze, ma sugli episodi importanti, su tutti il presunto rigore su Quagliarella, vede bene.
ASSISTENTI: ROMAGNOLI – NICOLETTI 6,5


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