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Lega A, Miccichè presidente: "Occasione inaspettata"

di Mattia Zangari

"Devo ringraziare il presidente e mio grande amico Giovanni Malagò per questa opportunità inaspettata. Mai avrei immaginato di diventare presidente della Lega. Ringrazio i presidenti per avermi votato all'unanimità. Alcuni li conosco per il mio lavoro, altri perché sono appassionato di questo sport. Sono orgoglioso ed emozionato". Lo ha detto Gaetano Miccichè incontrando i giornalisti dopo l'elezione a neo presidente della Lega Serie A.
"Ho sempre considerato lo sport una componente fondamentale della vita. Il calcio è lo sport più noto e di riferimento in Italia e in Europa - ha continuato Miccichè -. Posso portare un contributo, insieme al nuovo amministratore delegato e al nuovo consiglio, di serietà e di capacità di coinvolgere tutti gli attori: dalle società, ai tifosi, agli sponsor, alla stampa per fare si che questo mondo del calcio diventi una grande realtà per perseguire gli interessi di tutti".

Parlando degli obiettivi della sua presidenza, Miccichè è chiaro: "Ce ne sono quantitativi e qualitativi. Per quantitativi si intende maggiori profitti e ricavi, insieme a tutti dobbiamo trovare le soluzioni per valorizzare e sviluppare il calcio italiano. Per obiettivi qualitativi, in Italia abbiamo qualcosa di unico: grandi squadre e grandi città, penso a Roma, Napoli, Milano, Torino, Venezia, Bari, anche se alcune non sono in Serie A, sono città non solo di calcio ma anche dove la gente ha voglia di andare. Sono valori che gli altri campionati non possono offrire, mettendoli insieme possiamo giocarcela. Per mettere d'accordo tutti non serve fare nulla di straordinario, ma semplicemente seguire le regole dello Statuto". 

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