Legge stadi, Beretta: "Il calcio italiano aspetta"

Maurizio Beretta, presidente della Lega Serie A, intervenendo a 'La Politica nel Pallone' è tornato sulla questione legata alla legge sugli stadi, attesa ormai da anni dai club italiani: "La legge sugli stadi è determinante per consentire al calcio italiano di competere in Europa. In altri paesi europei ci sono sistemi di calcio più forti perchè le società hanno stadi di nuova generazione e li gestiscono direttamente. Prima si raggiunge l'obiettivo dell'approvazione e prima si dà un contributo determinante per evitare che si crei, a causa di un fattore non sportivo, un gap tra il nostro calcio e quello degli altri paesi. Mi auguro che possa prevalere uno spirito costruttivo e che si approvi un testo di legge che il calcio aspetta: è determinante per competere in Europa".

Beretta ha avuto modo di replicare nuovamente a Tom Mockridge, ad di Sky Italia, a proposito della minaccia di disimpegno ventilata sabato dalla tv satellitare se il calcio italiano non farà pulizia al suo interno: "La nostra posizione è molto chiara, ma non possiamo consentire che il calcio di Serie A venga attaccato con meccanismi generici. Senza i fatti, bisogna evitare di sporcare un fenomeno che ha molti elementi di positività. La Serie A è un grande patrimonio economico, sportivo e di passione. Quello che chiede l'amministratore delegato di Sky è ciò per cui noi abbiamo sempre lavorato. Abbiamo cercato di offrire un calcio di altissimo livello, in grado di creare passione e interesse anche a livello internazionale. Insisto: se in futuro dovremo prendere atto di qualche responsabilità individuale, lo faremo e chiederemo la massima severità. Ma ad oggi non emergono fatti specifici. Oggi non dobbiamo sentirci chiamati in causa: gli obiettivi dell'amministratore delegato di Sky sono anche i nostri. Noi abbiamo interesse ad offrire un calcio senza macchia, lo stesso vale per le televisioni che devono vendere un prodotto. Tutti insieme dobbiamo valorizzare un patrimonio straordinario".